Un romanzo che fornisce lo spunto per una difesa dei diritti dei più deboli, soverchiati dagli intrighi dei potenti e dalle loro false ideologie. E che mette in evidenza il bisogno di un figlio di poter ricevere dal padre le gratificazioni e i riconoscimenti che avrebbe desiderato e la voglia di un padre di creare col figlio una corrispondenza affettiva quasi telepatica.
“Voi siete la speranza” il Thriller di Giorgio Maccaroni
Rome, 26 November 2012
Il ruolo della paternità, un tempo prevalentemente normativo, si è andato col tempo trasformando, cambiamenti culturali hanno permesso a molti uomini di vivere una paternità piùpartecipe. Intenso il rapporto tra padre e figlio descritto nel libro di Giorgio Aldo Maccaroni, avvocato e scrittore,at Reale Circolo Canottieri Tevere Remo in Lungotevere in Augusta 28.
Con l’autore al tavolo dei relatori Giorgio Santacroce ,Presidente delle Corte di Appello di Roma, che ha curato la prefazione del libro, Silvana Giacobini, l’editore del libro Francesco Palombi e il presidente del circolo Giuseppe Lupoi.
Ad accogliere gli ospiti la sorella dell’autore Manuela Maccaroni e il press agent Emilio Sturla Furnò. Tra i molti volti noti presenti: Enrico Montesano, Emanuela Rossi, il pugile Nino Benventi, Gegia, Elisabetta Pellini, Marina Pennafina, Adriana Russo, Rita Sensoli, Elettra Marconi con il figlio Guglielmo Giovanelli Marconi, Giuseppe Ferrajoli con la compagna Olga, l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio.
Come scrive Santacroce: “Al centro di una trama ricca di situazioni e di sentimenti, e affollata di immagini e di personaggi, si staglia il difficile rapporto affettivo fra Jonathan e il padre George Sandford, avvocato, che vive un profondo senso di colpa per avere tanti anni prima abbandonato il figlio e la moglie legandosi a Emily, una donna molto più giovane di lui, andandosene via di casa. George, che è considerato uno dei migliori esperti di diritto societario, è in crisi e frequenta lo studio di un analista al quale confida le sue scelte di vita sbagliate, ma soprattutto il suo cruccio profondo per non essere riuscito a preservare quella solida intesa affettiva alla quale ogni figlio sente di dover attingere nei momenti di difficoltà e di sconforto. Il caso vuole che, tra le nuove pratiche arrivate allo studio legale Dempsey di cui fa parte, George scopra che c’è un fascicolo che riguarda proprio il figlio, ricercatore di oncologia presso un ospedale e autore di una rivoluzionaria cura contro il cancro, sottrattagli dal professor Ryder, primario dello stesso ospedale. Ryder, per ironia della sorte, si è rivolto allo studio Dempsey per essere tutelato. Da questo momento la possibilità di fare qualcosa per il figlio diventa per George un’autentica ragione di vita, perché si rende conto che vincere la causa in tribunale è una battaglia di vitale importanza per riappropriarsi di una alleanza perduta”.
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