The Giura the Award Sulla '49 – composed by Piero Bevilacqua, Francesco Maria Greco, Renato Greco, Roman Luper, Marta Petrusewicz, Anna Salvo, Emanuele Trevi, Massimo Veltri and the president Amedeo Di Maio – ha annunciato i vincitori della quarta edizione, che si svolgerà a Cosenza, Palazzo Arnone, the 20 and the 21 November. Are: Leonardo Colombati with 1960 (Mondadori) Premio Letteratura; Chiara Saraceno con Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli) Premio Economia e Società; Jason Pine con Napoli sotto traccia. Camorra, «zona grigia» e arte di arrangiarsi. Musica neomelodica e marginalità sociale (Donzelli) Premio Speciale “Sguardo da lontano” e Stefano Rodotà Premio Speciale alla carriera.
The award ceremony will be held Saturday 21 November in Cosenza, Palazzo Arnone, pm 18.00.
Le motivazioni della giuria
Leonardo Colombati with 1960 (Mondadori) he won the Literature.
“Contaminando in ogni sua pagina il vero e il verosimile, 1960 di Leonardo Colombati è un tributo originale e sorprendente alla grande tradizione del romanzo storico. Con immensa erudizione e perfida ironia, Colombati ci guida nei meandri di un potere che è sempre occulto, anche e a maggior ragione se non ha nulla di vero da nascondere. Ne emerge un ritratto della nostra società di rara perspicacia antropologica e politica, sempre in bilico tra il comico e il tragico. La Roma del 1960 descritta da Colombati, si potrebbe dire in sintesi, è un labirinto da cui nessuno può dirsi sicuro di essere uscito”.
Chiara Saraceno con Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi (Feltrinelli) he won the Economy and Society. Saturday 21 novembre alle ore 11.00 – Palazzo Arnone, Cosenza – l’autrice incontra il pubblico, coordina l’incontro Ritanna Armeni.
“Il libro tratta un tema frequente nelle ricerche di questa sociologa della famiglia: la povertà e la diseguaglianza, dalla quale la prima spesso discende. Saraceno coglie con indignazione civile alcuni elementi di novità nel tempo che viviamo rispetto al tempo passato, nel quale nasceva e cresceva la protezione sociale, e lo fa sia attraverso rigorose analisi, anche empiriche, sia ricorrendo alla memoria individuale e collettiva della sua generazione. La novità principale è che il lavoro non basta per uscire dalla povertà. Se l’ingresso nel lavoro diviene sempre di più realtà oppressiva e vessatoria, allora non può che ridursi la speranza e diffondersi l’insicurezza, individuale e collettiva. Per uscirne occorrono politiche inclusive e l’autrice ne indica alcune pienamente fattibili”.
Jason Pine con Napoli sotto traccia. Camorra, «zona grigia» e arte di arrangiarsi. Musica neomelodica e marginalità sociale– traduzione di Valentina Jacoponi (Donzelli) won the Special Prize "look from afar"
“Napoli sotto traccia di Jason Pine è frutto dell’etnografia al suo meglio. In dieci anni di osservazione partecipata della scena neomelodica napoletana – un demi-monde sospeso tra la criminalità organizzata (la camorra) e la vita ordinaria dei quartieri popolari – Pine ne ha esplorato la quotidiana “arte di arrangiarsi” (il titolo dell’originale americano è, in fact, The Art of Making Do in Naples). Ne è venuto fuori un libro di affascinante lettura e di una fresca originalità interpretativa: laddove, chi ha guardato da vicino (come, eg, Roberto Saviano) ha visto l’opposizione binaria tra il legale e l’illegale o, al massimo, l’esotismo pittoresco di un Gigi D’Alessio, Pine, guardando da lontano, vede una vasta zona grigia di una economia sommersa in cui si mescolano l’arte e la vita”.
The Special Award for Lifetime Achievement goes to Stefano Rodotà On Friday 20 novembre alle ore 18.00 – Palazzo Arnone, Cosenza – terrà una lectio magistralis dal titolo “La vita nella Rete”.
“ Il Premio alla Carriera a Stefano Rodotà è il riconoscimento al giurista dei diritti costituzionali fondamentali e al giurista pioniere innovativo quando affronta i temi come quelli dell’informazione nel tempo dell’elettronica, la bioetica, la privacy. La passione per la ricerca scientifica è sempre coniugata con quella per la politica e quindi sempre in prima fila nella difesa dei diritti individuali e nella tutela di interessi diffusi. Stefano Rodotà ha interpretato, anche con ruoli istituzionali, e sempre in maniera autorevole, il diritto del nostro tempo con un pensiero lucido e coerente, nutrito da un forte senso dello Stato ma mai accomodante, on the contrary, talvolta controcorrente. Un percorso di impegno politico e culturale che si incrocia bene con la linea del Premio Sila ’49”.
La IV edizione del Premio Sila ’49 e la collaborazione con Mimmo Paladino
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