Il bel ritratto maschile di Tamara de Lempicka ritrae il Marchese Guido di Girolamo Sommi Picenardi, uno degli amanti della pittrice polacca. Marito della principessa Anna Maria Pignatelli, Sommi proveniva da una nobile famiglia cremonese e fu un musicista d’avanguardia che introdusse la Lempicka nel circolo dei Futuristi.
Come scrive Alaine Blondel nel catalogo raissonné: “Il marchese-musicista è ritratto in modo scenografico con indosso uno splendido cappotto ornato di grande collo di pelliccia di volpe… La mano sinistra mostra un importante anello di smeraldo e in qualche modo questo bel ritratto anticipa quello di Tadeusz, colui che diventerà il marito della Lempicka di lì a tre anni”.
Il dipinto in asta a New York è uno dei due ritratti del marchese Sommi dipinti dalla Lempicka nel 1925, al suo arrivo a Milano e rimase fino al 1969 nella collezione privata della pittrice forse come souvenir della focosa relazione con il bel nobiluomo italiano.
L’opera – insieme a altri importanti dipinti – proviene dalla collezione newyorkese di Kenneth Paul Block e Morton Ribyat, coppia di collezionisti americani che trascorsero insieme più di sessant’anni della propria vita (Kenneth Paul Block era un celeberrimo illustratore che lavorò per il New York Times, per Chanel, Balenciaga e Saint Laurent e Morton Ribyat, un valido disegnatore di tessuti che collaborò con importanti aziende del settore).
Il portrait di Guidi Sommi, olio su tela cm 135 x 71, dipinto nel 1925, è stato in mostra a Milano a Palazzo Reale nel 2006-2007 nella mostra dedicata a Tamara de Lempicka.
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