Torna a Roma, from 17 to the 22 April, “Rendez-vous – Appuntamento con il nuovo cinema francese”, seconda edizione di un festival dedicato al cinema d’Oltralpe, diretto da Vanessa Tonnini.
Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia, in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’Institut français – Centre Saint-Louis, e l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale con il sostegno di UniFrance.
“Vitalità, creativeness, rinascita”: sono le parole usate dall’ambasciatore di Francia in Italia, Alain Le Roy per descrivere la fase che sta vivendo il cinema francese.
Una lunga stagione di successi coronata dal pluripremiato The Artist e da Intouchables (Quasi amici, tuttora programmato nelle sale italiane). Con una quarantina di titoli, per la maggior parte in anteprima, che offre al pubblico una programmazione che attraversa i generi, dalla produzione popolare a quella più sofisticata, dai campioni di incasso alle pellicole indipendenti.
Tre programmazioni per le quattro sedi della manifestazione: il Cinema Fiamma e la Casa del Cinema ospitano la sezione “News”, panoramica completata da “Cineasti del presente”, la sezione accolta presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, mentre l’Institut français – Centre Saint-Louis dedica un focus a Mathieu Kassovitz. I film, proiettati in versione originale, sottotitolati in italiano, sono presentati da registi e attori francesi accompagnati da un padrino italiano.
“Portiamo in Italia il cinema che viene dalla Francia nella sua varietà di voci e stili” ha spiegato la direttrice artistica Vanessa Tonnini. “It’ un viaggio attraverso i generi, che va dal cinema d’autore a quello sperimentale, alle commedie popolari per un pubblico più vasto. Il filo sottile che tiene insieme i titoli della seconda edizione è un inno all’umanità: più spazio alle storie e ai personaggi che non alla ricerca stilistica. C’è una volontà di riscatto dei personaggi chiamati, tra precarietà e incertezze, a fare arte del proprio quotidiano”.
Credit: Mauro Rosatelli
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