In 2011 si è aggiudicato il prestigioso premio di Albergo Storico dell’Anno: un riconoscimento meritatissimo, dal momento che l’Hotel Elephant of 450 years is the symbol par excellence of hospitality in the town of Bressanone.
Ci troviamo in Alto Adige, là dove un tempo i sovrani delle terre confinanti erano soliti far tappa per qualche giorno nel corso di un Grand Tour o di un viaggio verso Roma. The 1450 è l’anno in cui l’Elephant aprì le porte – inizialmente con un diverso nome – quando i predecessori della famiglia Heiss-Falk fondarono di fatto il turismo vero e proprio in questo spicchio d’Italia. A quei tempi la struttura fungeva da stazione di posta per l’aristocrazia austriaca e la nobiltà europea (ancora oggi una volta all’anno il re del Belgio è solito accomodarsi per qualche giorno tra queste stanze).
Rimase tuttavia celebre il nome del re del Portogallo, Giovanni III: fu lui, in 1552, a regalare all’Arciduca Massimiliano d’Austria niente meno che un elefante. L’animale, fatto viaggiare da Lisbona fino a Vienna, soggiornò per ben quattordici giorni nelle stalle dell’hotel, il quale da allora acquisì il nome Elephant, in ricordo dell’episodio che tanto aveva fatto scalpore in una cittadina piccola come Bressanone.
Diverse generazioni dopo, i proprietari dell’albergo accolgono i loro ospiti in una struttura elegante e raffinata, ricca di tradizione: all’esterno dà il benvenuto al visitatore un giardino di due ettari (over 250 le varietà di rose coltivate e un ginkgo), a swimming pool and tennis courts; all’interno invece è esposta una ricchissima collezione di quadri, acquistati anno dopo anno dai membri della famiglia (un’attenzione particolare è dedicata a Giovanni Battista).
Le tre parole che oggi sintetizzano la filosofia dell’Elephant sono dunque tradition, unicità e servizio: “Ciò che cerchiamo di trasmettere ai nostri ospiti è innanzitutto basato sull’emozione – spiega Michael Falk – quindi un rapporto di familiarità con la clientela, che in buona parte è consolidata da tempo, alcuni anche da più di cinquant’anni”.
Art, storia e qualità si affiancano a un’immancabile buona cucina, indispensabile in località come questa, meta di vacanze invernali o relax estivi e primaverili: the ristorante al primo piano – aperto a tutti – negli anni ’70 conquistò la prima stella Michelin in Alto Adige, privilegiando le tipicità locali e qualche tocco mediteranno. Al pianterreno, instead, una pregiatissima selezione di vini consente al visitatore di acquistare in loco quanto assaggiato nel corso di un pranzo o di una cena.
Una volta chiusa la porta della camera ci si troverà di fronte a un lungo passato, raccontato attraverso la scelta dei mobili e l’arredamento, i quadri alle pareti e il gusto per i dettagli. “Ospitiamo spesso mostre o presentazioni di libri – aggiunge Michael Falk – per noi è un onore mettere a disposizione questa struttura per promuovere l’arte e la cultura, come pure l’eno-gastronomia”.
Finally, un piccolo consiglio per gli uomini in cerca di un suggerimento romantico: vagando per gli spazi dell’Elephant scoprirete vetrinette luminose in cui spiccano gioielli di lusso; tornare a casa con un elefantino di diamanti appeso al collo sarà di certo un’emozione in più.
Hotel Elephant
Via Rio Bianco 4, Bressanone
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