“L’eleganza è come un brivido…È impalpabile come un abito da sera. È soprattutto ti viene naturale, un mix esplosivo di naturalezza , stile e personalità”.
Inizia così la nostra intervista ad una giovane e brillante designer dotata di talento e di quel pizzico di sana follia che a noi piace tanto. It is called Cori Amenta. Avete sentito parlare di Lei? Abbiamo avuto di vedere la sua ultima collezione ed entusiasti non potevamo non conoscere anche la sua artefice.
È siciliana doc ma vive a Milano dove ha studiato all’Istituto Marangoni iniziando a lavorare presso un importante studio stilistico che collaborava con Marzotto, Ferrè , Pancaldi per i tessuti. “Dopo un paio d’anni ho incontrato una modella di Show Room e siamo diventate amiche. Lei si divertiva a farsi fare i look da me. Fu ingaggiata da una agenzia molto famosa ed in una sola stagione fece circa 20 sfilate ed io, contattata dai fotografi che la conoscevano, ho cominciato la mia carriera di Stylist”.
E poi cosa è successo?
“Da quel momento non mi sono più fermata, lavorando prima per Class Editori poi per il Gruppo de Il Sole 24 Hours. Fino a quando, per gli ultimi 4 age, ho firmato un contratto Celebrities in esclusiva per Dolce e Gabbana, concluso lo scorso gennaio.
Hai sempre pensato di fare questo lavoro?
“Direi di si. Mia madre aveva un negozio di alta moda con sartoria e vivevo praticamente li. Vista la mia vita, credo che questo lavoro abbia scelto me, ma disegnare calzature, creare qualcosa di tuo, credo sia la cosa più entusiasmante! Adoro dover studiare oltre alla forma gradevole (spero) anche una scarpa che renda il piede bello, ma soprattutto piccolo!”.
Puoi raccontarci come trascorri la tua giornata?
“Mi sveglio, colazione e un’oretta di preghiera (sono buddista ). Dopo apro l’agenda e guardo gli appuntamenti di lavoro che ormai si dividono tra il lavoro di Stylist, che continuò a fare, e quello di designer. Mi occupo della cena e del mio compagno. Adoro andare al cinema! “
C’è un personaggio storico a cui sei legata?
“Non ho un solo personaggio di riferimento , ma un battaglione di eroine e regine del passato che mi ossessionano quotidianamente. Da Giovanna d’ Arco ad Elisabetta d’Inghilterra, da Cleopatra a Giovanna la pazza. Grandi donne che hanno fatto della propria forza e temperamento il proprio stile di vita, lottando contro convenzioni e caste dell’epoca”.
Un mondo tutto al femminile dal passato ad oggi. Tutte queste donne cosa trasmettono?
“Donne forti come mia madre o Mary (mia sorella) mia hanno insegnato a credere in quelche faccio perché così riesco a convincere anche chi mi sta davanti. Altra cosa importante quello di non perdere mai il senso della realtà. A volte in questo mestiere capita”.
E’ vero, il mondo del fashion molto spesso dilata ed allontana dal senso della vita. I piedi a terra sono fondamentali, così come riuscire a trasmettere al pubblico quel senso di bellezza insita in ogni creazione.
“Si. La bellezza per me è una missione. Amo le belle donne e forse lo sono diventata per questo! Il concetto di bellezza è racchiuso in un bocciolo di rosa o in un quadro barocco. Armonia di linee forma e colore si mischiano in maniera magnifica. Io sono nata a Noto, posto incantevole, dove anche un panificio all’ingresso è pieno di fregi barocchi e stucchi. L’arte fa parte di me, del mio DNA, della mia vita. Amo il Tiepolo, ma anche Warhol e Canova. Il linguaggio universale dell’arte credo sia la carta vincente per tutti noi, per riuscire a sopravvivere a questa epoca fatta per lo più di comparse televisive”.
Hai molti amici? Questo mondo è fatto di tante invidie e falsità.
“L’amicizia è una parola molto importante, intrisa di amore e di rispetto, molto spesso viene usata un po’ a sproposito. Io ho pochissimi amici, da anni sempre gli stessi. Un amico ti aiuta e ti asseconda, in una città con le luci della ribalta incorporate come Milano è molto difficile. Ma io ne ho e ne vado molto fiera”.
Se non Milano in quale altra città vivresti?
“La mia città ideale è New York, amo il casino, la gente il potere di questa città. Le mostre d’arte, their top model. Trovo sia ancora un posto di grande fascino in quanto ognuno può essere se stesso e poi li non bastano le raccomandazioni, per emergere serve il talento”.
Cori e la moda, come ci convivi?
“Il mio rapporto con la moda è molto intimo. Come fosse una madre un po’ cattiva, della quale a volte hai paura, ma che al contempo stimo molto. È un sistema molto articolato fatto di sorrisi e talento insieme , non è sempre facile tenere botta , ma anche molto divertente”.
Il capo d’abbigliamento preferito?
“Il capo irrinunciabile per una donna è un mini abito in jersey, che con l’accessorio giusto ti diventa quello che vuoi. Per l’uomo, per lo stesso motivo, il trench. Detesto in generale l’intimo .. Ardito!”.
Se dico shopping?
“La parola shopping mi fa pensare a Sex and The City, è una cosa frivola divertente e irrinunciabile”.
Oggi va tanto di “moda” il food, qual è il tuo piatto preferito?
“I bucatini alla carbonara. Semplici e d’effetto! Io però non sono una grande cuoca”.
Domanda di rito. Qual è il tuo sogno?
“Il mio sogno? Ho tantissimi sogni! Vorrei che la mia collezione diventasse anche di borse e altro. Forse total look! Vorrei terminare la mia casa in Sicilia, vorrei conoscere Carine Roitfeld e lavorare con lei! Ma la mia vera musa è, sarà scontato dirlo, mia madre! Donna di grande carattere e temperamento che è riuscita a mantenerci in modo decorosissimo anche dopo la morte prematura di mio padre. Come posso non amare una donna che a 77 anni fa un corso di computer per poter chattare con me! L aggettivo che la contraddistingue è “brillante”! E io la amo”.
Le mamme sono esseri straordinari e ci forgiano per la vita. Grazie Cori e…in bocca al lupo.
of A. Raffaelli
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