Quale alloggio più originale e romantico di un antico castello che conta soltanto due suite esclusive? Ci troviamo nel Castello di Scipione, il più antico della provincia di Parma: i primissimi documenti che ne attestano la presenza su queste terre risalgono addirittura al 1025, perciò è probabile che la fortezza sia stata costruita ben prima di quella data.
All’epoca, la struttura faceva parte del sistema difensivo dei marchesi Pallavicino, in una zona ghiotta per la presenza di molte saline. Oggi invece il restauro durato ben venti anni ha restituito al territorio un gioiello architettonico che viene utilizzato per vari scopi, tra cui l’affitto per eventi privati, l’organizzazione di eventi speciali e l’alloggio per tutti coloro che vogliano sperimentare l’emozione di dormire in una suite rara e particolare.
Soltanto due sono infatti le camere a disposizione degli ospiti, situate in una torre su due piani e nell’ala est del castello, con tanto di cucina. Non si tratta quindi di un vero e proprio albergo, quanto piuttosto di una dimora privata che accoglie nell’intimità di ampie stanze con soffitti trecenteschi, antichi stemmi e vasche in ghisa soltanto alcuni clienti selezionati.
Scopo del lungo restauro degli anni scorsi è stato quello di recuperare quanto più possibile gli spazi e gli arredi originali, insieme con le mura di cinta esterne, ridando così al castello la sua vera anima. Un tempo qui si allestivano sontuosi banchetti con tavole di legno su cavalletti, di fronte a camini cinquecenteschi, decori con motivi floreali e scale a chiocciola che ancora oggi conducono fino ai sotterranei del castello.
Un luogo del tutto speciale è poi la library, dove sono conservate le fotografie autografate dedicate da vari membri delle famiglie reali europee alla Marchesa Maria Luisa Pallavicino, quando fu dama di compagnia delle principessa di Casa Savoia negli anni dell’esilio a Cascais. Ma tra i personaggi più celebri del passato occorre ricordare anche Giovanni Pallavicino, che fece costruire la torre rotonda, e il fratello Ludovico. La figura più importante resta tuttavia quella di Uberto Pallavicino detto Il Grande, che fu il più noto Ghibellino dei suoi tempi, filo diretto con l’Imperatore e carismatico condottiero, nonché Signore di Milano.
È inoltre possibile visitare il castello senza necessariamente dover rimanere a dormire, anche per gruppi e scolaresche. Durante il percorso sarà possibile scoprire sia gli ambienti esterni che quelli interni: l’ingresso antico, il cortile d’onore, la galleria degli antenati, il salotto blu, la sala espositiva con tavola imbandita “alla russa” arricchita da un servizio di famiglia del secolo XVIII, la sala da pranzo rossa, il salone giallo e poi ancora il salotto del Diavolo, la biblioteca, il corridoio di Santa Barbara e infine il loggiato seicentesco con vista panoramica. Dalla primavera 2012 la visita guidata include anche le sale dell’ala nord del castello, con affreschi e stucchi seicenteschi, oltre a decorazioni medievali uniche nella zona.
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