Fashion Camp is an event that takes place in Milan once a year and is an opportunity for comparison for all the protagonists who move today on the stage of fashion,,it,it ranges from those who experiment with new technologies to fashion bloggers,,it,from beginners to those who engage with ethical fashion,,it,from big brands to professionals established in various fashion fields,,it,It is a moment of sharing and enrichment through seminars,,it,small workshops,,it,It is a stimulating opportunity because it presents a world that looks to the future with confidence and enthusiasm,,it,because it stimulates dialogue between the parties and because it promotes an open and shared vision of fashion,,it,A proof is the fact that admission is free and free for everyone,,it: si va da chi sperimenta nuove tecnologie ai fashion bloggers, dagli stilisti esordienti a chi si impegna con la moda etica, dai grandi marchi ai professionisti affermati nei vari ambiti della moda. E’ un momento di condivisione e di arricchimento attraverso seminari, presentations, piccoli laboratori.
E’ un’occasione stimolante perché presenta un mondo che guarda al futuro con fiducia ed entusiasmo, perché stimola il dialogo tra le parti e perché promuove una visione della moda aperta e condivisa. Una prova ne è il fatto che l’ingresso sia libero e gratuito per tutti.
Sono state tante le cose interessanti che abbiamo visto, ma l’esperienza di cui abbiamo scelto di parlare è l’incontro con due giovani stilisti, Simona Costa ed Alessandro Biasi, le menti creative di A-lab Milano.
L’occasione per conoscerli è stata un’intervista realizzata da Stefano Guerrini, nome molto noto nel panorama della moda e nostro amico già incontrato in precedenti esperienze. Stefano segue da tempo Simona ed Alessandro e così ci ha regalato un’interessante chiacchierata che ci ha permesso di scoprire ed indagare il mondo A-lab.
Grazie all’intervista, abbiamo scoperto tante cose su di loro. I primi successi sono arrivati nel 2007, quando sono stati selezionati per partecipare alla Toronto Fashion Week; in 2009 sono stati selezionati dalla Camera della Moda Italiana per partecipare ad uno dei progetti più prestigiosi a favore dei nuovi stilisti, il “Fashion Incubator”; the 2010 è stato il momento della Berlin Fashion Week. Attualmente le loro collezioni sono vendute anche all’estero, in Canada, Spagna e Cina.
In conclusion, già tanta strada è stata percorsa da questi due giovanissimi professionisti che hanno una particolarità da raccontare anche sul logo ed il nome che li rappresenta: la scritta A-lab si presenta infatti come un timbro, simile a quelli postali, e simboleggia un sigillo messo a garanzia del valore attribuito a qualità e ricerca continua, mentre la parola “lab”, che sta chiaramente per “laboratorio”, rappresenta l’idea di un luogo di creazione, incontro e confronto, non solo di moda ma anche umano. Ottimi presupposti.
Abbiamo quindi dedicato particolare attenzione quando Simona ed Alessandro sono stati interrogati circa le loro ispirazioni. La precedente collezione, hanno raccontato, era ispirata ai quadri di Caravaggio, mentre la collezione attuale, quella della primavera / estate 2012 che vedevamo in parte indossata da due ragazze di fronte a noi, è ispirata alla foresta amazzonica. I designer hanno guidato il pubblico alla scoperta delle stampe che possono essere approcciate esattamente come si fa con un quadro: la prima impressione è un colpo d’occhio d’insieme che affascina per la vivacità dei colori scelti e sapientemente mescolati, ma uno sguardo più attento ci può permettere di scoprire tanti piccoli particolari. Se ci si lascia avvolgere, è come entrare a far parte della stampa e si riesce così a rivivere il fascino di quella foresta attraverso mille piccoli dettagli.
Quando è stato lasciato spazio alle domande, non abbiamo potuto trattenerci: vi siete mai chiesti come funzioni il processo creativo tra due designer che lavorano insieme alla stessa collezione? Come lavorano i designer in coppia? Noi ce lo chiediamo spesso e quindi abbiamo girato la domanda a Simona ed Alessandro che hanno entrambi dato la loro opinione, la stessa. Quello che permette loro di lavorare insieme è un forte feeling che fa sì che ognuno dei due sappia esattamente quale sia il sentire e la visione dell’altro. Ci piace.
E tra l’altro sottolineiamo che tutto il processo creativo avviene all’interno di A-lab, che sviluppa completamente l’idea dalla sua nascita alla sua realizzazione.
Dopo il viaggio virtuale nelle loro stampe e nella loro foresta, non vediamo l’ora di vedere la capsule collection che Simona ed Alessandro hanno disegnato per la Fashion Week Uomo che andrà ad iniziare a breve a Milano: a seguito di molte richieste, inviti e sollecitazioni, i due designer hanno deciso di creare una piccola collezione uomo. Inutile dire che siamo molto curiosi.
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