Appuntamento fissato per il 18 aprile alle ore 19, presso il Teatro Tuscany Hall, per il “Talents 2019 Fashion show” di Accademia Italiana Arte Moda Design di Firenze. Spazio alla grande creatività degli studenti che quest’anno, più delle altre edizioni, si concentreranno sulla moda maschile sconvolgendo i canoni ma rispettandone le proporzioni: uomini in smoking di velluto viola o immaginati come astronauti. Star dell’evento l’attrice toscana Martina Stella, vestita da Cecilia Rinaldi (ex studentessa di Accademia Italiana oggi stilista e docente della scuola fiorentina), testimonial del progetto “Dress the stars” tenuto a battesimo nella scorsa edizione dall’ex miss Italia Cristina Chiabotto. “Abbiamo ideato questo progetto – spiega il presidente Vincenzo Giubba– per riprendere al laccio giovani stilisti laureati tra i banchi della nostra scuola, che per l’occasione dovranno creare una mise per personaggi del mondo della moda o dell’imprenditoria, come dello sport o del cinema. Quest’anno tocca a Martina Stella esibire un outfit realizzato da Accademia Italiana”. Durante la serata spettacolare esibizione dello stilista di alta moda Antonio Extempore che improvviserà in diretta un abito su una modella.
Ma ritorniamo agli studenti. In passerella circa 250 abiti dove al bianco ed al nero i futuri stilisti scommettono punteranno sul colore, stampato o spruzzato secondo la tecnica dei graffiti. Come sempre il tessuto sarà il vero principe della sfilata, che sia di fibre nobili come il cotone, la seta o il lino, o di materiali da imballaggio, per esempio il pluriball. E poi il silicone, che riveste le magliette, persino quelle indossate sotto lo smoking.
Spazio all’universo femminile anch’esso super colorato secondo gusti addirittura circensi, in contrasto con il genere “l’amor cortese” che se non può fare a meno di pizzi e merletti, si lascia abbondantemente sedurre dalla juta, consumata senza risparmio per gonnoni romantici, assolutamente femminili. Lo street style fa abbondantemente la sua parte in molti outfit qualche volta sorprendente frutto di capi riciclati, come nella proposta di uno studente che ha costruito una divertente mise sfruttando vecchie camice cucite insieme.
di A. Raffaelli
Rispondi