Roma, 30 gennaio 2012-02-03
La crisi economica è stato lo spunto di molte sfilate dell’AltaRoma ed anche Camillo Bona ritorna su questo tema ma questa volta con un segno di buon auspicio: la matrioska simbolo di fertilità. I costumi tradizionali folk della matrioska diventano il pretesto per giocare con la sovrapposizione, con i volumi, con gli intrecci.
Camillo Bona nella sua nuova collezione esalta il concetto di fertilità e di culto proprio della donna. Alta metafora di trasformazione: come la terra genera i suoi frutti e i suoi figli, così la moda in ogni stagione genera i suoi natali e si rinnova.
Matrëska in russo (terra d’origine) significa “femminilità” e “potenza-fertilità”, colei che origine alla vita. Identificata con la Dea della terra, simbolo della donna nel suo divenire, la matrioska, opera da stadio a stadio, da un macro a un micro cosmo e viceversa, cresce e decresce, si rivela e si rinnova come una scatola cinese, l’una nell’altra.
Scandita dai tempi del giorno, del pomeriggio e della sera, la donna di Camillo Bona mantiene le migliori abitudini del tempo, dove ogni occasione necessita di un abito, di un modus, di un diverso comportamento.
I colori ruotano in successione dal giorno alla sera: albicocca, verde, bianco, cipria/aranciati, tabacco, fango, nero. Allo stesso tempo, Camillo propone simbolicamente il gioco dei numeri ad incastro della grande Matrëska composta da 29 pezzi; qui, all’interno di ogni serie moderna i colori si ripetono dal primo pezzo fino all’ultimo, creando così un sofisticato lavoro di proporzioni, di ritmo e di armonie.
Le decorazioni floreali della tradizione orientale, miste agli ornati geometrici di spirito occidentale, danno a questa collezione tutta al femminile quella modernità ed attualità della donna di oggi che sperimenta innovazioni e tecniche, mantenendo vivi quei principi della tradizione dell’Altamoda: Unicità, Stile e Bellezza.
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