Con la mostra Corpus Dei della giovane fotografa Sabrina van den Heuvel, si inaugura la stagione 2018 delle esposizioni all’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, da anni impegnato nella diffusione e valorizzazione della cultura dei Paesi Bassi.
Dal 16 marzo al 18 aprile 2018 sarà visibile Corpus Dei, mostra fotografica di Sabrina van den Heuvel, che prende vita dal personale “Gran Tour” della giovane artista nel nostro Paese, tra alcuni luoghi emblematici della classicità rivisitati in chiave contemporanea, grazie alle ultime tecnologie della fotografia e all’utilizzo di soggetti non convenzionali.
Una selezione di scatti fotografici, realizzati in occasione della recente residenza di Sabrina presso l’Istituto Olandese, che traggono ispirazione dagli armoniosi paesaggi delle colline di Firenze e Roma, dalle bellezze artistiche, archeologiche e naturali che l’artista ha ammirato nelle due città, ma anche a Tivoli, dalle opere di Michelangelo e Caravaggio che l’hanno profondamente affascinata.
Fotografie sorprendenti che, come l’ultima mostra di Sabrina “Van Gogh Black & White”, tenutasi lo scorso anno alla Eduard Planting Gallery di Amsterdam, lasciano emergere emozioni forti, tra cui estasi, felicità e desiderio, e combinano arte visiva, moda e poesia in un significato unico e profondo.
Tra queste una serie di nudi maschili ispirati alla scultura di marmo attribuita a Michelangelo “Ragazzo Accovacciato”, custodita al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, e in cui si ritrovano numerosi riferimenti all’opera del maestro del Rinascimento italiano: dalle sue poesie dedicate a Dio, al suo amore per il giovane nobile Tommaso de’ Cavalieri, fino al pensiero del piacere peccaminoso, alla sofferenza dell’anima e all’estasi religiosa.
Immagini in cui il corpo del modello Jacopo ha permesso a Sabrina di combinare il fascino dell’anatomia con un senso di malinconia, realizzate all’interno della Villa Adriana di Tivoli, che vogliono rimandare anche all’amore tra l’imperatore romano Adriano e Antinoo, fanciullo greco di straordinaria bellezza che fu divinizzato da Adriano dopo la sua morte.
Inoltre, alcuni esempi di fotografia paesaggistica che riconducono alla glorificazione di Michelangelo della campagna e della vita rurale, che egli contrapponeva alla vita in città in cui prevalgono bugie e inganni; e la serie “Light and Darkness” realizzata in luoghi di importante connotazione culturale, come il Giardino di Boboli o interni di chiese, ispirata dall’equilibrio tra luce e ombre dosate con incredibile maestria da Caravaggio nei suoi dipinti, di cui l’artista olandese tenta di riproporre in chiave moderna il celebre chiaroscuro.
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Corpus Dei
Opere di Sabrina van den Heuvel
Inaugurazione giovedì 15 marzo ore 17.30
16 marzo – 18 aprile 2018
Orario: dal lunedì al venerdì 9.00/13.00 e 14.00/17.30
Ingresso libero
Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte
Firenze, Viale Torricelli 5
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