Artigianalità, colori, dettagli preziosi: sono questi gli ingredienti della collezione primavera / estate 2013 di Rodo Firenze, il tutto nella migliore tradizione di un marchio italiano giunto alla sua terza generazione.
Le suggestioni anni ’70 danno il via a questa collezione e animano superfici e materiali di scarpe e borse: romantici fiori dipingono le zeppe dei sandali alla schiava, cuoi colorati e verniciati fasciano pochette e infradito, catene preziose ricamano plateau e mules. Materiali come il legno ed il plexiglas vengono lavorati attraverso certosini procedimenti artigianali; le pelli di capretto, vitello e pitone vengono metallizzate, sbiancate, specchiate opache, stampate, oppure tinte argento, rame e platino.
I colori prevalenti sono il rosa cipria ed il rosa antico, il grigio nuvola, il marrone, il cuoio, il verde acqua, il salmone, il giallo limone ed il blu. La parte dedicata alla sera è ricca di tante piccole pietre preziose: magici Swarovski Elements impreziosiscono clutch, pochette e tacchi a spillo.
“Sono gli Anni ’70 di quando non si aveva paura di osare, di quando la moda era gioia e s’ispirava ai toni forti e densi nel Mare e della Terra”: la premessa dichiarata dalla casa è fortemente rispettata da ciò che è sotto ai nostri occhi. Un mix ideale fra l’eccellenza del made in Italy – rigorosamente fatto a mano – e la creatività fresca e contemporanea.
La storia di Rodo è partita nel 1956 col fondatore Romualdo Dori per arrivare oggi a Martina, grande promessa e figlia di Maurizio Dori, spirito e mente creativa del marchio da oltre vent’anni. Il nome Rodo deriva proprio dalle prime sillabe del nome e del cognome del fondatore: l’azienda si affermò inizialmente per le borse di paglia realizzate con un finissimo intreccio che riscossero grande successo, soprattutto negli Stati Uniti. Fin dagli albori l’azienda si è avvalsa di una solida struttura familiare che ha portato avanti la tradizione Dori nel segno dell’entusiasmo e della passione, valori passati da Romualdo al figlio Maurizio, attuale Direttore Creativo affiancato oggi dai due figli: Martina, nuova risorsa dell’Ufficio Stile, e Gianni, CEO dell’azienda.
Oltre al monomarca di Milano, ubicato nel prestigioso quadrilatero della moda, Rodo è rappresentata da un altro punto vendita a Jakarta, in Indonesia: è inoltre presente nelle boutique e nei department store più famosi sparsi in tutto il mondo.
Incoraggiante il messaggio lanciato dall’azienda: “siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2011 e soprattutto da quelli che stiamo riscontrando in questa prima parte del 2012”, dice Gianni Dori. E parla di prospettive future: “Rodo oggi è un simbolo dell’handmade italiano nel mondo, per questo siamo proiettati sui mercati emergenti e sulle imminenti aperture di Pechino e Shanghai e prevediamo altri due monomarca entro il 2013 in Europa.”
Come sempre sosteniamo che l’unico modo di uscire dalla crisi sia quello di saper guardare al futuro e quindi approviamo la visione dinamica e positiva di Rodo, soprattutto considerando che passa da una collezione creata all’insegna della bellezza e supportata dalla solidità della tradizione.
di E. Pirre’
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