Roberto Musso all’Istituto dei Ciechi di Milano, porta in passerella la donna minimal. Il suo pensiero arriva all’essenza, usando pochissimi concetti ma solo linee, geometrie, sovrapposizioni.
Una serata morbida, leggera, decisa come il codice di stile Roberto Musso: sottrazione totale al decoro e gioco romantico di pieghe e dettagli. Respiro è la sensazione. Bauhaus il retaggio culturale.
Avanza un tailleur in jacquard maschile dal sapore retrò, bavero alla camicia, polsino chiuso da un nastro di seta, per la donna decisa e che non ha bisogno di fronzoli. Cappotti in lana patinata cipria dal collo maschile. Mantelline in bouclè e chiusa egg-shape, pensate per essere le giacche del prossimo inverno.
Non manca la seta dipinta a mano, fil rouge dello stile Roberto Musso. Nero, ocra, bianco, tabacco, terracotta, glicine e giallo sole sono le tinte che lo stile Musso pennella sul catwalk. Il nero, sempre protagonista, viene reinterpretato nella ricerca stilistica, una ricerca quasi ingegneristica che porta a trapezi e kimoni: un disegno tecnico, quasi plastico nella sua camminata verso gli obbietivi dei fotografi in fondo alla sala.
È grafica la collezione di Roberto Musso FW2013/14. Indossabile, portabile in qualunque contesto e da qualunque donna, elegante e senza sproloqui, questo il disegno inconfondibile e coerente dello stilista, che in questa collezione, ha sperimentato abbinamenti sorprendenti e sofisticati i quali hanno sublimato lo sguardo e ingorgliosito l’artigianalità italiana.
di Erika Fabiano
Rispondi