Roma, 20 ottobre 2012
Presso gli spazi della storica Galleria dei Soldati di Stefano Simmi, in Via dei Soldati, si è tenuto il vernissage dell’artista Rosa Galante che ha dedicato la sua creatività al marito, scomparso alcuni anni fa’.
Sono circa trenta le opere sposte, lavorate a quattro mani, tra pitture, disegni e sculture raccolte nella mostra che porta il suo nome unito per sempre a quello dell’amato “Personale: Rosa Galante e Leonardo Lodi”. All’esposizione, curata da Guya Ferraboschi, hanno partecipato molti volti noti chiamati a raccolta dal press agent Emilio Sturla Furnò tra cui: Alex Partexano, Elisabetta Fusari, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, la critica d’arte esperta di Futurismo Francesca Barbi Marinetti, Roberta Badaloni, Marina Nalesso, Stefania Giacomini, lilan Ramos, Giovanna Astorino.
Amore e Arte. I due Artisti Galante e Lodi sono diversi e complementari al contempo” – ha spiegato Ferraboschi. “Molti i dipinti a quattro mani con tecnica mista con evidenti geometrie dove si intersecano volti e paesaggi. Le due mani si amalgamano. Il segno, il colore, la forma si esprimono su superfici diverse: legno, carta, tegole in terracotta. I volti sono eleganti e convivono sospesi in armonia nel medesimo spazio, guardando lo stesso orizzonte. Le opere di Galante e Lodi comunicano tra loro. Volumi, spazi, colore si muovono in una dimensione onirica, fantastica, dove lo spettatore è invitato a entrare seguendo il percorso di parole e pennellate”.
Le tele raccontano storie. Sulla tela, sul legno, sulla terracotta gli artisti scrivono e disegnano come sospesi nello spazio. I mondi si sovrappongono tra loro in una totale assenza temporale: il mare, la terra, le città galleggiano, fluttuano tra realtà e sogno dove colore e parole sono il codice di lettura dell’opera.
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