“On Stage” a Milano Unica

E’ con grande piacere che segnaliamo la positività che ha caratterizzato l’importante manifestazione Milano Unica, salone internazionale del tessile giunto quest’anno alla sua 15esima edizione.

All’inaugurazione era presente anche il Presidente del Consiglio Mario Monti che è stato accolto da Michele Perini, presidente di Fiera Milano, e da Silvio Albini, presidente di Milano Unica: Albini ha subito dato un’impronta positiva con un discorso molto importante e ha ricordato che il settore tessile, nonostante la congiuntura generale negativa, ha mostrato un miglioramento del saldo commerciale. Le difficoltà non mancano, ma il tessile vuole guardare al futuro con fiducia ed ottimismo.

Fra le iniziative svoltesi nell’ambito del salone Milano Unica, abbiamo trovato molto interessante la quarta edizione del progetto ‘On STAGE‘, nato dalla collaborazione con Woolmark ed animato dall’obiettivo forte di mettere in contatto da una parte le eccellenze della produzione tessile europea e dall’altra i migliori stilisti emergenti della scena mondiale. L’evento conclusivo dell’edizione di quest’anno si è svolto all’Ippodromo del Galoppo di San Siro nell’ambito di una serata presentata da Nicola Savino: ogni designer ha presentato una piccola raccolta di capi che potessero riassumere la propria essenza.

Le aziende tessili che hanno deciso di sostenere ‘On STAGE‘ sono quasi una settantina e hanno messo a disposizione dei designer le loro competenze ed i loro prodotti. I designer selezionati per partecipare a questa edizione sono stati dieci, sia nell’ambito dell’abbigliamento femminile che in quello maschile.

Per il womenswear sono andati in passerella le creazioni di Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari con Co|Te (Italia), di Huishan Zhang (Cina), di Barbara Casasola (Brasile), del duo Altewai – Saome (Svezia), di Michael Lo Sordo (Australia) e di Omer Asim (Sudan). Per il meanswear, abbiamo invece visto Stefano Ughetti con Camo (Italia), Erïk Bjerkesjö (Svezia), Tim Coppens (Belgio) e Matthew Miller (Gran Bretagna).

La scelta dei designer è stata volutamente molto varia dal punto di vista geografico: l’intenzione degli organizzatori è quella di dare spazio non solo a giovani promesse italiane, ma anche a Paesi che si stanno espandendo in questi anni e che sono ormai mercati importanti oppure a Paesi, come la Svezia, che da tempo sono culle del design.

Dalla sua prima edizione ad oggi, sono ben quaranta gli stilisti che Milano Unica è riuscita a portare a Milano. Tra gli altri, nelle edizioni precedenti, troviamo nomi oggi molto importanti come Mary Katrantzou.

Dopo la sfilata, è stato allestito un buffet e c’è stata una corsa di cavalli, dieci in tutto ed ognuno col nome di una nazione leader nel settore tessile, con scommesse vere fatte dal pubblico. Il ricavato è andato alle vittime del terremoto in Emilia: giusto per un po’ di sano patriottismo, ci piace evidenziare che ha vinto il cavallo che rappresentava l’Italia. In coda, la performance live piena di grinta della cantautrice Dolcenera ed infine un dj set che è andato avanti fino a tarda ora.

Una bella serata, dove divertimento, impegno, fiducia e talento si sono fusi in un cocktail decisamente ben miscelato e ben riuscito.

 

di Emanuela Pirre’

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