A Livorno due eventi enogastronomici dedicati al grande compositore: domenica 13 settembre Un’altra estate e domenica 20 settembre Overture Mascagnana
Pietro Mascagni (1863-1945) oltre ad essere un genio musicale fu una vera e propria icona di stile. Famoso per l’eleganza impeccabile e la ricercatezza, dettò la moda del suo tempo e fu considerato alla stregua di un divo. Ciclone di esuberanza e modernità, fu anche il primo a comporre colonne sonore per film negli anni venti. L’autore della “Cavalleria rusticana” era altresì un amante dei viaggi e della buona tavola. Figlio di un fornaio, si dice che Mascagni adorasse le uova che consumava in gran numero e in tutti i modi. Uno dei suoi piatti preferiti erano le triglie alla livornese e lo stoccafisso con le patate che alternava a grandi bistecche che, a suo dire, gli davano molta energia. Si racconta che apprezzasse anche il classico Cacciucco, l’emblema gastronomico di Livorno, di recente, formalmente inserito tra le Ricette della tradizione della Toscana. Inoltre amava la convivialità e spesso si trovava a tavola con personaggi illustri dell’epoca. A questo proposito la figlia Emi dedicò un paragrafo divertente: “L’unica cosa su cui Papà e D’annunzio non vanno d’accordo è sul cibo, la nostra cameriera lo sa e prepara sempre due pranzi separati. L’uno guarda nel piatto dell’altro facendo commenti, osservazioni, grida di meraviglia e siccome pretendono di essere due salutisti d’eccezione ognuno cerca di convincere l’altro della superiorità del proprio metodo.”
Il compositore livornese prediligeva gli spaghetti al brodo amato da D’Annunzio, la bistecca rispetto alle verdure scelte dal poeta e come dessert il formaggio invece del dolce. (dal libro di Fulvio Venturi – Mascagni e Livorno – Un caso Internazionale) Ed è proprio dedicata alla figura del noto compositore l’ultima tappa della VI edizione di Un’Altra Estate, l’iniziativa, realizzata da Regione Toscana, con il supporto di Toscana Promozione Turistica e la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana, Il Tirreno, Vetrina Toscana, FEISCT, che intende valorizzare la destinazione turistica toscana e i prodotti enogastronomici locali lungo la costa.
Domenica 13 settembre la manifestazione si apre con la visita ai Bagni Pancaldi, primi stabilimenti balneari costruiti in Italia: frequentati da un turismo aristocratico e da esponenti in vista della politica e delle cultura come Carducci, Pascoli, e lo stesso Mascagni. L’evento si terrà alla terrazza dell’acquario di Livorno alle ore 18.30 alla presenza di molti produttori locali che presenteranno la Livorno enogastronomica con storie aneddoti e prodotti. Al termine delle interviste, spazio alle degustazioni. Il piatto della tradizione proposto da Livorno in questa occasione è il baccalà alla livornese, uno dei pilastri della cucina locale. Il gran finale sarà uno spettacolo di videomapping proiettato sulla facciata dell’albergo Palazzo, alle ore 20.30, uno spettacolo multisensoriale con un emozionante videomapping a cura di Immersiva, un viaggio nella Livorno mascagnana di fine ‘800 e della Belle Époque, con la straordinaria musica e le immagini del Maestro riverberate e riflesse sull’acqua del mare della sua Livorno. La passeggiata e l’accesso all’evento sono gratuite, ma è necessario prenotare inviando una mail a noi.iltirreno.it/eventi
Domenica 20 settembre a Livorno alle ore 18,30 e 19,30 sarà la volta dell’ Overture Mascagnana Vetrina Toscana dedica un tour in battello ispirato alla vita e alle opere di Pietro Mascagni in chiave musicale a bordo ci saranno musicisti cantanti lirici e cultori della musica in un emozionante viaggio tra i canali medicei a fine tour una cena nel cuore della Venezia a base di cacciucco. Per Info e prenotazioni 0586 894563. Tutti gli eventi si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Dulcis in fundo, un’ultima chicca legata all’enogastronomia. L’iris, il dolce tipico siciliano, una pasta lievitata con un ripieno di crema di ricotta e pezzetti di cioccolato, deve il proprio nome all’opera Iris di Pietro Mascagni. Il cavaliere del lavoro Antonio Lo Verso, pasticcere palermitano infatti lo preparò per la prima volta nel 1901 in occasione della prima dell’opera di Mascagni.
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