Non solo Ludwig

Il fascino che emana la Germaniaè confermato dal fatto che gli italiani sono ben contenti di visitare questa nazione, tanto che nei viaggi all’estero è meta privilegiata, per scoprire l’atmosfera e la cultura di tale terra.

Si tratta di tours affascinanti, dove è tutto un via vai di musei, concerti, opere, storia delle città, gastronomia, eventi sportivi, feste popolari e religiose. Le capitali dei Land e le metropoli, offrono ‘arie’ sempre diverse.

Se dici cibo vengon  fuori immediatamente anche i vini, i loro vini, nelle  zone fondate dai Romani, capaci  anch’esse di produrre il nettare degli Dei. Monaco e Berlino sono le consuete mete classiche: quest’ultima non smette mai di stupire per il suo essere sempre così frizzante e persino irriverente. Anche Amburgo, negli ultimi tempi,  grazie forse agli enormi polmoni verdi che accoglie, è ben visitata.

Seguono Dusselford, Colonia, nomi di gran fascino, ove ‘zonzerellare’ è un gran piacere, come del resto fare grandi passeggiate in mezzo ad alberi secolari. Ben trentasei siti sono patrimonio dell’Unesco, grazie alle antiche chiese, monasteri e testimonianze architettoniche.  Nell’est si trova Lipsia, altra ‘perla’, dove da 800 anni si esibiscono le “Voci bianche” del coro di cui fu cantore Bach.

Ma in questa terra di Lutero, c’è spazio anche per il festival mozartiano e ai tanti altri festival di musica classica in una cornice semplicemente stupenda, ove in fondo scorrono le Alpi Bavaresi.  A Norimberga, eccelsa  città medievale, sino al due settembre c’è la mostra intitolata “Der fruhe Durer (il giovane Durer ), occasione per contemplare le opere realizzate dal grande artista rinascimentale. I fratelli Grimm – quelli delle fiabe – s’innamorarono di Kassel, tanto da eleggerla loro domicilio. Rinomato centro termale, sino al 16 settembre, ripresenta ‘Documenta’, la più importante mostra d’arte contemporanea nel mondo. Amburgo è luogo da ritornar sempre, soffermandosi sui vecchi quartieri portuali e architetture d’avanguardia come la ‘Nuova Filarmonica’,  nella HafenCity. Non tralasciamo Aquisgrana: la cappella Palatina è indissolubilmente legata alla figura di Carlo Magno.

Reno in fiamme”. E’ l’evento d’eccellenza che scorre proprio lungo questo fiume, dando il benvenuto all’estate nelle principali città tedesche che ‘tanto’ ama ‘bagnare’. Momenti spettacolari che si possono ammirare per l’appunto a Coblenza l’undici di agosto, a Oberwesel l’otto di settembre.

Ma ‘tirano’ anche le leccornie, come quelle del pane, buonissimo come il dolce. Ce n’è di tutti i gusti, ai cereali, apprezzatissimo  quello scuro, così ricco di semi che ben si sposa allo stinco, al maiale, celebrando le varietà regionali. E quella ‘fusion’? E’ quella sana, genuina, dalle mille inventive il cui credo si basa sull’assoluta freschezza di tutti gli ingredienti. Le numerose aziende vinicole  raccontano i 2000 anni della storia del vino: pensiamo agli 80.000 viticoltori che rallegrano la popolazione locale nonché quella nutritissima straniera, verso l’allegria delle consuete sagre e feste. Ma anche le curiosità si sprecano, come quella della gigantesca botte conservata nel castello di Heidelberg della quale era responsabile il nanetto Percheo, buffone di corte di origini altoatesine. Morì. Come?  Dopo aver bevuto un po’ d’acqua! Ecco che le leggende insegnano! L’acqua, cari miei, arrugginisce!

Un occhio di riguardo  va nei confronti del Palatinato, regione molto bella e a noi vicina: confina con l’Alsazia, da questa il dialetto alsaziano. Alle foreste si accompagna la fioritura di ben85 km. di mandorli in fiore, ed è piacevole vedere di continuo l’arenaria, calda pietra rosa, che accompagna i visitatori. E’ utile conoscere che le amministrazioni dei luoghi  riutilizzano le risorse naturali  pensando di continuo alla tutela dell’ambiente, con tanto di certificazioni, con l’obbiettivo di offrire ai clienti l’organizzazione di raffinati “eventi verdi”. Ma è doveroso parlare anche del mare, delle grandi regioni costiere che guardano  sul Mare del Nord a ovest, e  Baltico, a est.

Agli storici ed amanti dell’arte, piace vedere le opere di March Chagall, le splendide vetrate, le accoglienti sinagoghe qual luogo di culto. L’altissima e straordinaria offerta di musei da visitare, solletica non poco, insieme a quel design innovativo che caratterizza la terra deutsch!

Il vino spesso e volentieri è offerto gratuitamente, come del resto le biciclette per avanscoperte suggestive, precedentemente ‘battute’ dai Celti (mille le tradizioni celtiche con tradizionali mercatini) e poi dai Romani. Quanto ai ‘Reastling’ (vini) pregiatissimi,  con quei gusti alla mela verde-pesca-agrumi, v’è da ringraziare il buon Dio per tutto il sole che regala, donando vigneti succosissimi: non male colui che osservò che le tali luoghi somigliavano alle zone  della Borgogna. E pensare che ad appena  trenta, cinquanta metri di distanza, il vino ha un sapore sempre buono eppur diverso, a  causa delle diverse composizioni argillose lungo il territorio. I cultori sanno che le bottiglie contenenti il prezioso liquido  devono essere lasciate riposare per poter sviluppare i tipici aromi, come del resto conoscono che vitigni sono sensibili al gelo. Ottimo il Cabernet assieme agli altri, indugiando anche sulla dolcezza dei ‘passiti’.

Crisi? In questi tempi è forse opportuno parlare invece della crescita economica tedesca legata ai viaggi d’affari nonché al MICE, comparto che unisce meeting, congressi, eventi ed esposizioni, ribadendo le eccellenze fieristiche capaci di detener primati mondiali ad Hannover, Colonia, Francoforte: poli espositivi importanti a livello mondiale.

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