Firenze, 3 maggio 2012
Inaugura “La verità è figlia del tempo non dell’autorità” di Lovett/Codagne.
A cura di Alberto Salvadori e prodotta per la cripta del museo. L’installazione nasce dalla lettura e dall’interpretazione di un testo fondamentale del teatro moderno, la Vita di Galileo di Brecht.
Il lavoro del duo italia-americano spazia dalla scultura alla fotografia., dal videio all’installazione, alla performance. Al centro della loro ricerca troviamo l’affermazione dell’individuo inteso come differenza e non entità, l’amore per la verità e la violenza dell’amore stesso.
L’editing che gli artisti hanno fatto del testo di Brecht focalizza l’attenzione sulla relazione tra verità e potere e il lacerante e lacerato rapporto che scaturisce tra la ricerca come espressione di libertà e la cultura del potere come elemento reazionario e inviso al cambiamento.
Per l’inaugurazione è stata realizzata da Candidate la performance Like nightfall in the Morning con la partecipazione di Sandra Ceccarelli, Gary Indiana e Marco Mazzoni.
Stripped: 2006, cotone e raso cuciti a mano.
Hanged: 2009 stampa offset.
You Must Not Want To See Everything: 2012, recinzione, tubi, vernice nera.
La verità è figlia del tempo: filo spinato, audio.
Rispondi