La collezione Laura Biagiotti per l’Autunno-Inverno mette in scena l’Energia della bellezza in movimento in un luogo affascinante e suggestivo, la Centrale Montemartini, che rappresenta oggi una tra le sedi museali più originali di Roma. Convertita in spazio espositivo nel 1997, è uno straordinario esempio di come due mondi apparentemente così distanti come l’archeologia industriale e l’archeologia classica possano trovare un perfetto equilibrio e creare un dialogo unico nel suo genere. In un suggestivo gioco di contrasti, accanto ai vecchi macchinari produttivi della Centrale sono stati esposti capolavori della scultura antica e preziosi mosaici. I grandiosi ambienti della Centrale, ed in particolare la Sala Macchine con i suoi preziosi arredi in stile Liberty, conservano inalterati turbine, motori diesel, a cui si aggiunge la Sala Caldaie e la colossale Caldaia a Vapore. I marmi antichi risplendono per il loro trasparente nitore e per la raffinatezza di intaglio, i mosaici riscaldano l’ambiente con le loro trame colorate a tessere infinitesimali. Durante le riprese le statue si animano e si confrontano con la contemporaneità della collezione e la Venere diventa una stampa che prende vita sull’abito e rivela il nome segreto di Roma: Amor. Archeologia classica e archeologia industriale sono due dimensioni d’eccezione per rappresentare il mito degli opposti. L’essere e il divenire, l’antico e il contemporaneo suggeriscono una nuova sintesi, una nuova armonia.
Donna e Dea
L’Energia femminile rappresenta la forza primitiva della Terra. La donna che si riconnette autenticamente al femminile arcaico è la Musa alla quale è dedicata la collezione di pura Energia al femminile.
Cashmere straordinario per tubini dal décolleté ornato di rouches, abbinati a cappotti lunghi o parka effetto-pelliccia nei colori dei marmi romani, dal bianco, al pesca, al rosa antico. Fasci di onde elettriche e trecce-scultura in fusione magnetica con spalmature dorate negli abiti e nelle gonne di cashmere lunghe alla caviglia. Completi in eco-pelle nera, frutto di un moderno e sapiente riciclo e cappotti fatti della stessa “energia sostenibile” che si abbinano ad abiti in satin dalla trama colorata ispirata ai mosaici, come ispirata ai mosaici è la piccola iconica LB bag che li accompagna: insostituibile art-à-porter.
I tailleur classici gessati e gli spolverini a riquadri e pied-de-poule si inseriscono nel guardaroba della Venere moderna per vestire le due anime femminili nel quotidiano. Giovani donne, come statue viventi, calcano il proscenio della vita moderna su decolleté sling-back in raso bianco o nero e si accendono nella versione oro con glitter 3d. Abiti peplo in chiffon dai bagliori dorati e dal bustino a panneggi, in lunghe vesti da Dea in pizzo o in satin bianco – le gambe velate da calze a trame geometriche – per la meraviglia degli opposti.
Dall’essenziale all’opulenza degli abiti da gran sera a balze e rouches per la nuova “bambola” energetica in taffetas rosso-Amor, in bianco-Biagiotti e in oro liquido. Oro anche per i gioielli della collezione: orecchini pendenti e “trilogie” di anelli riproducono le colonne romane, micro mosaici con l’iconico monogramma LB impreziosiscono gli anelli, omaggio alla dea contemporanea.
Gli abiti Laura Biagiotti, nei quali esigenze funzionali e valore estetico si sposano perfettamente, vengono esaltati in questa atmosfera che rievoca, da un lato, la grandezza monumentale di Roma e dall’altro un passato più recente, custodisce la memoria di uno dei primi ambienti industriali romani e la modernità di una collezione frutto di sapienza artigianale e sperimentazione.
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