La moda è una forma d’arte diffusa e l’inverno 2016-2017 Biagiotti elabora una nuova identità estetica: saggezza confuciana e linguaggio contemporaneo per abiti intercalati con la stilizzazione di caratteri benauguranti. L’ideogramma della collezione è l’incontro tra culture che determina accostamenti inediti e vibranti tra forme e materiali, lavorazioni e dettagli. Le linee passano da volumi romantici a grintose suggestioni che ricordano la divisa di Mao. E’ lo stile Mr. Laura che compenetra l’energia femminile, Yin, con quella maschile, Yang. Centinaia di metri di frange in maglia fluttuanti profilano pull, abiti e cappotti. File di borchie vengono intarsiate nel tessuto e nel tricot come armature Ming. I contrasti determinano una nuova sintonia: materiali scultorei come il mikado incontrano la leggerezza delle farfalle e dei fiori applicati, o vengono dipinti a mano con pennellate che riproducono il bambu, simbolo di eternità.
La stampa-paesaggio nei toni del beige raffigura la minuziosa ricostruzione di scene quotidiane ispirate al rotolo di Suzhou, capolavoro della pittura cinese del XVIII secolo, che descrive in maniera sublime la vita dell’omonima città imperiale, la Venezia cinese. Gli abiti di seta hanno il collo-imperatrice, sono bordati di bottoncini e hanno alti spacchi che ondeggiano. La tunica si porta con i pantaloni stampati ed è intarsiata con il pizzo.
Il viaggio del cashmere parte dalla Cina, e Laura, definita dal New York Times la Regina del prezioso filato, lo trasforma in visioni inedite, enfatizzando i volumi, trattando il filo con inserti in rilievo, mescolando composizioni iridescenti e addirittura smagliandolo, con squarci che scoprono la pelle. La maglia bouclè in mohair ad effetto puntinato di pulloni, miniabiti e cappotti viene intarsiata con romantiche applicazioni floreali o ricamata con borchie degradè. Medaglioni che simboleggiano il cuore di Buddha decorano cappotti, cardigan e maxipull in mohair lavorato doppio. La palette rivisita le cromie del Celeste Impero: rosso dominante, spesso in combinazione con il nero, gradazioni intense di blu, lampi di giallo mandarino, fuxia e viola, fondi neutri come la carta di riso. Il bianco Biagiotti è la dimensione pura dell’energia, in cui gli elementi yin e yang si fondono completamente.
Gli occhiali hanno forma sinuosa ad ali di farfalla, sono declinati in acetati dalla texture mossa, e lavorati con microborchie e rilievi che ricordano un ideogramma. Le calzature fanno convivere in passerella sandali-Mao e stivali decorati, ballerine imperiali con tronchetti urbani.
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