Torna nella Cappella del Crocifisso (già Botti) della Basilica di Santa Maria del Carmine il grande dipinto di Giorgio Vasari che è stato restaurato in questi mesi nella sede dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (che ha contribuito anche al finanziamento dell’operazione), in via Bufalini, trasformata per l’occasione, in una delle sale a piano terreno, in un vero e proprio ‘laboratorio attrezzato’.
L’ intervento è stato diretto da Daniele Rapino ed eseguito dalla restauratrice Laura Caria che ha lavorato sulla grande pala (cm 450 X cm 248) raffigurante la Crocifissione con la Madonna San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena (1562-63) dall’ottobre scorso alla fine di marzo.
L’opera è stata presentata alla stampa dal Direttore Generale dell’Ente Cassa di Risparmio Renato Gordini, dalla Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze Cristina Acidini, dal priore della Comunità del Carmine padre Raffaele Duranti e dal direttore dei lavori Daniele Rapino.
Nel corso dell’incontro il priore ha lanciato un appello alle istituzioni perché contribuiscano al recupero anche delle altre tre tele della basilica che si sono salvate dall’incendio del 1771 e che sono opera di Poccetti, Butteri, Monaldi.
La pulitura ha comportato l’eliminazione degli strati di nerofumo e di polveri depositatisi nel tempo che offuscavano il dipinto; inoltre sono state eliminate le vecchie vernici ossidate date in precedenti interventi di manutenzione consentendo una migliore lettura di tutto l’insieme e valorizzando i cromatismi, alla ricerca di un equilibrio il più affine possibile all’originario accordo dei colori.
Il costo complessivo dell’intervento è stato di 25.000 euro (2/3 coperti dall’Ente Cassa e 1/3 dal Polo Museale); lo sponsor tecnico unico è stata la Ditta Dafne di Luciano Volpi. L’ impresa Paolo Teri ha offerto il restauro della cornice in stucco.
In occasione del ritorno dell’opera nella Basilica del Carmine è stata realizzata una pubblicazione, edita da Polistampa, con testi di Daniele Rapino, Alessandro Cecchi, Laura Caria.
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