Alla Triumph di Via Dante a Milano, si è svolta la presentazione del nuovo romanzo di Maria Pia Ammirati, dirigente televisiva, giornalista e scrittrice.
Presenti all’evento, hanno condiviso alcune riflessioni Giuseppe Lupo, Bianca Garavelli, Liliana Borghini Merlo e Luca Bottale che, invece, con la sua lettura ha saputo creare la giusta atmosfera avvolgendo lievemente tutti i partecipanti.
Così, La danza del Mondo, libro edito da Mondadori, è stata un’occasione di ulteriore approfondimento della tematica del Tempo.
Una Danza che indica il senso del Movimento, un Movimento che indica la Vita.
Linda, protagonista del romanzo, a causa di una serie di eventi che le sconvolgono l’esistenza, precipita nel vortice di una personale e continua turbamento; non accetta il suo ruolo, il suo modo di essere al mondo, rifiuta la sua stessa condizione di donna, arrivando, per questo, consapevolmente a decidere di cambiare.
Cornice, ma non fulcro del romanzo, è l’amore. Argomento per noi sempre molto sentito e attuale, poiché nella sua magia sa sempre essere la chiave di sblocco di innumerevoli situazioni.
La figura di Linda è quella di una donna che “rompe e divorzia” dal destino.
Per questa ragione, l’autrice, ha amato definirlo, un romanzo di de-formazione
Infatti il percorso che la protagonista affronta non è quello di una crescita, bensì di un Cambiamento, scelto e voluto; quello stesso cambiamento che rievoca la Danza del dipinto di Matisse a cui l’autrice si è ispirata per la scelta del titolo.
Nel suo viaggio esistenziale, Linda si spinge fino al calore del Sud Italia. E sarà proprio lì, nel magnifico contesto della Sicilia, che riuscirà a dar corpo ai suoi progetti.
Coprotagonista della giovane ragazza è il linguaggio, sapientemente usato e modulato dall’Ammirati come una sinuosa danza, capace di accompagnare tutte le vicende della protagonista, iniziando e man mano aprendosi lungo il plot narrativo ad un movimento e ad un ritmo mutevole, in grado di assecondare e di adattarsi perfettamente al cambiamento cercato, voluto e quasi autoimpostosi da parte di Linda.
di Camilla Titomanlio
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