Da sabato 1 Febbraio apre al pubblico la mostra “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré”, organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato, dalla Fondazione Gianfranco Ferré e curata da Daniela Degl’Innocenti.
L’intenzione che si cela dietro questo progetto è quella di mettere in evidenza la poetica sartoriale e creativa dello stilista, attraverso la scoperta della camicia bianca nelle sue diverse interpretazioni. Un capo che caratterizza lo stile del designer e che traduce nella contemporaneità l’eleganza del brand, divenendo l’elemento centrale di questo percorso nel quale sono esposti disegni tecnici, bozzetti, scatti di grandi fotografi, immagini pubblicitarie e redazionali, come anche video e istallazioni.
Il cuore della mostra sono poi le 27 camicie bianche, capi che manifestano alta sartorialità e geniale creatività, illuminate da un gioco di luci ed ombre che mette in evidenza le peculiarità del colore, in un susseguirsi di tessuti e lavorazioni, dall’organza, al tulle, alla seta, insieme a merletti, ricami e impunture, che rendono ciascuna camicia un capolavoro artigianale.
A concludere la mostra sono delle macro proiezioni che presentano un montaggio di sequenze delle sfilate più importanti, dal 1978 al 2007.
Parte del progetto è anche un libro-catalogo edito da Skira con la direzione artistica di Luca Stoppini, che ha reinterpretato le camicie con nuove immagini fotografiche e nel quale vengono approfonditi i temi della mostra e le motivazioni che hanno spinto tale progetto.
Nei prossimi mesi alla mostra saranno associate una serie di eventi ed iniziative, rivolte anche all’alta formazione, alle scuole e agli istituti di moda, design e architettura. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo ferre.museodeltessuto.it
di Ludovica Tofanelli
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