La colonna sonora della sfilata comprende un tributo alla memoria della grande Whitney Houston che amava vestire Krizia.
In passerella cappotti ed abiti dalla lunga silhouette percorsi da lunghi spacchi, spalle importanti e leggermente rialzate ad esaltare la linea asciutta e stretta da imbragature in cinghie di pelle, ispirate a certi abiti da lavoro.
Mongolia protagonista nelle maniche, nelle ghette, nei colli, nelle spalle, nei coprispalla e anche nelle borse.
Pantaloni a cavallo basso e jeans neri spalmati lucidi, aderenti; avvolgenti sciarpe poncho e imprevedibili le spalle di pelle sull’abito di seta drappeggiato o sulle maglie over in kid mohair.
Intarsi animalier con tigri e pantere da fumetto, presenti anche negli accessori.
Le tinte variano dal cioccolato, panna e senape, ruggine, tangerine, rame, caffè, blu indigo, oro, nero, stampe camouflage.