Nella vita reale è Francesca e lavora per un’azienda televisiva, occupandosi del commerciale e di eventi. Su internet, invece, veste i panni di La Gonzi, food blogger da 2.100 e passa follower, e ideatrice insieme a Mariachiara Montera (Maricler) della Foodie Geek Dinner. Non paga è anche caporedattrice cucina per bigodino.it. Cucina, fotografa, impagina e scrive di notte, perché la passione per il food ed i social è tanta e la determinazione di riuscire a conciliare tutto è la molla per non annoiarsi mai.
Quando è nata la tua passione per la cucina?
L’ho sempre avuta, cucinare a casa mia è sempre stata una cosa “normale” sia per mia mamma che per il mio babbo, e il nonno Spartaco Gonzales cucinava era un vero talento in cucina!
Le nostre origini sono del Sud Italia, con puntate in Toscana e Veneto, con tanta Emilia dove sono nata io e i miei genitori. Quindi abbiamo una cucina variopinta e da quando ero piccola ho sempre cucinato.
I piatti che ami di più
Amo la pasta fatta in casa (è il mio cuore), adoro in generale tutte le paste, pizze, salati in genere. Se devo dire un piatto che non mi stancherò mai di mangiare: le tagliatelle fresche con il ragù alla bolognese.
Quando hai pensato di aprirti un blog come food blogger?
Ad ottobre 2009, ne avevo aperto una con un’amica per condividere delle ricette insieme, poi i tempi e la vita hanno fatto dividere le nostre strade. Poi ho avuto qualche problema di salute che mi ha costretto a casa, annoiata e senza possibilità di fare troppe cose, così ho aperto spadelliamoinsieme.com nell’aprile del 2010. Avevo già la macchina fotografica che usavo per fotografare i miei piatti, ma in principio lo facevo sul telefonino per facilità. Cercavo le ricette su internet, è sempre stata una mia passione poi ho visto Un tocco di zenzero e Sorelle in pentola e mi sono innamorata della loro facilità di scrittura e delle foto poco elaborate.
Come hai fatto a diventare così popolare sui social?
Non c’è un trucco, ma c’è la curiosità di conoscere persone, prodotti e trovare nuove idee e condividere. La curiosità è alla base di tutto per me. Se non sei curioso e non “usi” i vari social network non ti ridanno indietro nulla, solo un posto dove scrivere 140 caratteri o archiviare delle foto. E soprattutto se non dai non ne ricevi, i social sono come la vecchia piazzetta dove ti trovavi con gli amici in compagnia, se eri quella che stava sempre zitta e non proponevi nulla avevi pochi amici se parlavi con tutti, organizzavi la pizzata, andavi alle feste, avevi molti amici. Ecco questo vale per i follower, seguaci o amici sui social network oggi.
Hai organizzato, due settimane fa al Dopolavoro dell’Hangar Bicocca di Milano, con Maricler, la Foodie Geek Dinner. Ce la racconti?
E’ un progetto nato dal cuore, siamo due persone appassionate di food in modi diversi ma il filo conduttore è lo stesso. Siamo molto attive sul web. Ecco abbiamo solo detto intorno ad un tavolo mentre stavamo mangiando… “Perché non organizziamo una cena dove far incontrare tutte le persone che frequentiamo sempre sui social?”. Detto fatto. La prima è stata a Torino a novembre la seconda appunto a Milano. Sono cene ad alto tasso foodie e geek. Quindi si parla di cibo si condivide e si fanno nuove connections in questo settore. Ma la base delle cene è il divertimento, la semplicità, la mancanza di etichette.
So che stai seguendo parecchi progetti (ad esempio 1caffè) e ne hai altri che bollono in pentola: quali?
1caffe è un bellissimo progetto con il quale ho misurato le mie capacità e passioni in ambito social. Inoltre sposa una buona causa: donare un simbolico caffè, appunto, attraverso il web a chi ne ha bisogno, associazioni diverse ogni giorno. E’ la prima onlus digitale e non potevo non interessarmi della cosa! Poi ho fatto una comparsata in televisione a Deejay Tv che mi ha permesso di capire che i miei video fanno divertire. Continuo a scrivere e a migliorarmi con corsi specifici, e ad essere aperta a più connessioni e progetti possibili come ho fatto fino ad oggi, divertendomi sempre.
Per ultimo, una domanda che ti avranno fatto spesso: si riesce a vivere di food blogging e annessi e connessi?
Vivere per me ancora no, ma per qualcuno sì. Collabori con aziende, fai consulenze per progetti, eventi e social network, puoi scrivere per testate web (come io per Bigodino). Insomma di cose da fare se uno vuole ce ne sono, bisogna cercarsele e avere tanto spirito di iniziativa. Dietro c’è sempre molto lavoro, che magari non si vede, ma ci sono le notti con il Mac nel letto e con gli occhi che si chiudono e c’è la sveglia del lavoro la mattina dopo, sempre! Ma sono sicura che se una persona si impegna e fa bene le cose verrà ripagata, quindi io per ora non ho fretta.
di Erica Vagliengo
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