Un vero e proprio inno alla natura quello del brand Il Gufo per la sfilata della collezione primavera estate 2016, al Pitti Bimbo 81, con un fashion show da far invidia alle sfilate milanesi. Per la sfilata sono state utilizzate 90 zolle di terra diversi e fatte crescere per realizzare l’effetto del prato naturale, e nel finale sono state rilasciate 32 farfalle allevate da professionisti.
La collezione de Il Gufo primavera estate 2016 si ispira ad un immaginario di giardini selvatici e agresti spiagge, di passeggiate nei campi. Imperativo il confort e libertà e quindi non poteva essere protagonista che il lino in tutte le sue varianti, dallo shantung per la cerimonia, al tinto filo a quadri, al tinto in capo, armaturato, ma anche ricamato, spalmato d’oro e argento su abiti e top.
Per la bambina trionfo di fiori realizzati a mano, piccoli e maxi pois ricamati su abiti e top, eleganti tessuti effetto “nuvola”, piccole farfalle in tessuto sul lino shantung, petali ulle maniche delle camicie. Il tessuto seersucker di seta crea delle piccole onde, lievi strati di tulle danno volumi alle gonne da abbinare a t-shirt.
Per il bambino i materiali sono confortevoli dove la polo in lino si va ad aggiungere alle camicie con collo alla coreana da abbinare a pantaloni lunghi. Bermuda a quadri o a righe seersucker vengono portati con polo in piquet delavato e t-shirt in jersey.
Blazer di cotone punto riso, bomber college in tecno-jersey, felpe in jersey double face riga-oxford, camicia in popeline di cotone. Per i momenti casual divertenti stampe con applicazioni multi-tessuto: tavole da surf, onde del mare e grafiche freedom per il maschio, espadrillas, ventagli di petali di fiori, graziose principesse con dettagli in tulle e coroncine glitterate per la femmina.
E se in prima fila non vedi bene la sfilata perchè il grano ed i papaveri che fanno da bordo alla passerella sono troppo alti, spostati anche in terza o quarta cara giornalista! Stare in prima non equivale a vincere una medaglia ne ad essere più importanti, l’umiltà ripaga sempre.
di A. Raffaelli
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