“Il ballo delle Ingrate” Florens 2012

In occasione di FLORENS 2012, il Museo Marino Marini presenta il 7, 8 e 9 novembre Il Ballo delle Ingrate spettacolare opera multimediale, liberamente ispirato all’omonima operina di Claudio Monteverdi, ideato e diretto dall’artista e performer italiana Letizia Renzini con la direzione musicale della soprano Italo svizzera Sabina Meyer.

Il Ballo delle Ingrate è il naturale sviluppo e ampliamento della Ninfa inlamento, spettacolo in forma di concerto già presentato al Marini da Letizia Renzini e Sabina Meyer, insieme alla musicista Diana Fazzini. Prende spunto dal voluttuoso mondo del teatro musicale seicentescodistaccandosene in una trasfigurazione interdisciplinare e tecnologica (grazie alla collaborazione con Avuelle) che ha come vocaboli e media l’analogico (corpo, voce, strumenti) e il virtuale (video, luce, musica elettronica).

4 musiciste in scena: un trio classico e una cornice elettroacustica. Al repertorio classico si aggiungono suoni e composizioni di segno diverso: il live mix, le composizioni ambientali e alcuni brani diversi della produzione discografica moderna e contemporanea. La musica eseguita con strumenti tradizionali (viola da gamba, arpa) viene accarezzata da sublimazioni elettroacustiche che danno voce al subconscio, all’intimo pensiero che soggiace al testo. 

La coreografia e l’interpretazione di Marina Giovannini è affiancata da due giovanissime danzatrici, e con loro si sperimenteranno le trasfigurazioni dei modelli coreografici seicenteschi e delle composizioni scultoree dell’epoca: quadri, passaggi, bassorilievi che sulla scena rivelano una presenza fragile e trasparente. Theodora Delavault ha preparato una composizione originale multilingue e non lineare che si sviluppa in filigrana come riferimento costante e “ossatura leggera” dell’intero show. Il testo è di volta in volta detto, cantato, proiettato, evocato. Parole e suoni, canti, emissioni non convenzionali e riferimenti poetici si intrecciano con la musica e la voce “educata” dei brani in repertorio, in un confronto costante tra vita e immaginazione, tra testo e contesto, tra digitale ed organico.

La voce (dei cantanti, degli strumenti acustici ed elettronici, del testo), sarà la sintesi di tanta eccedenza di significato. Se la parte musicale mescola il repertorio ortodosso a una composizione di suoni e field recordings, la voce si pone qui come soglia tra l’essere e l’esterno, come avanguardia dell’Io. 

Il video sarà parte costitutiva della scena, della narrazione e della scenografia: il luogo del contemporaneo, della visione non filtrata, apoetica della realtà. Un doppio del reale dove tutto può accadere.
Museo Marino Marini Piazza San Pancrazio, Firenze Orario: 10:00 – 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi Biglietti: intero: € 4, ridotto € 2 Tel. +39 055.219432 – e.mail: info@museomarinomarini.it http://www.museomarinomarini.it  

 

 

 

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