Può sembrare strano ma ancora oggi nel nostro paese più di 1 milione di bambini vive in condizioni di povertà. Stiamo parlando di una povertà non materiale ma educativa, quella povertà che nega ai quei bambini di creare condizioni per un futuro migliore a causa della grave privazione di opportunità formative.
A rivelarci questi impressionanti dati è Save the Children con il Rapporto “Illuminiamo il futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”, nell’ambito della Campagna “Illuminiamo il Futuro”. Save the Children è la più importante rete indipendente di associazioni umanitarie -presente in ben 27 paesi che dal 1919 lotta per riscrivere il futuro dei bambini di tutto il mondo. In Italia l’organizzazione è attiva da più di 10 anni.
Solo a titolo di esempio forniamo qualche dato. Quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura, percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale. La povertà economica va di pari passo con la povertà educativa. Il 64% dei minori non accede ad una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%). In particolare, il 48,4% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno precedente, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva. Dati che fanno riflettere, e non poco!
Il Rapporto è disponibile al link: http://www.savethechildren.it/IT/Tool/Pubblicazioni/Related?id_object=274&id_category=40
Nel Rapporto viene anche evidenziata l’importanza delle attività extracurricolari per attivare percorsi di recupero nei minori più svantaggiati. Esiste una correlazione positiva tra la partecipazione ad attività sportive, musicali, di volontariato e l’incidenza della povertà educativa dei minori in condizioni di maggior disagio. “La povertà educativa non può essere un destino ineluttabile e non è accettabile che il futuro dei ragazzi sia determinato dalla loro provenienza sociale, geografica o di genere”, sottolinea Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa Save the Children.
La ricerca si propone 3 Obiettivi, elaborati con il contributo di un Comitato Scientifico, sull’esempio dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibili indicati dalle Nazioni Unite: 1. Tutti i minori devono poter apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni; 2. Tutti i minori devono poter avere accesso all’offerta educativa di qualità; 3. Eliminare la povertà minorile per favorire la crescita educativa. Per contrastate la povertà educativa, Save The Children ha avviato un programma di intervento basato sull’apertura dei Punti Luce e l’assegnazione di doti educative.
Cosa sono i Punti Luce? Sono spazi ad alta densità educativa, sociale e ricreativa, che sorgono nei quartieri ed aree svantaggiate delle città, quelle soggette a maggior rischio di evasione scolastica a causa delle pessime condizioni socio-ambientali. All’interno di questi spazi i bambini (ma anche gli adolescenti) e le famiglie usufruiscono in maniera completamente gratuita di diverse attività: programmi di studio e corsi di lingue, laboratori artistici che spaziano dal teatro, alla musica, alla danza; ed ancora attività ludiche e motorie, nonché educazione all’uso consapevole di Internet e delle nuove tecnologie.
La luce che illumina e come un faro sconfigge il buio della non conoscenza. L’immagine-simbolo della campagna è una lampada rossa che proietta la sua luce sulla strada percorsa da un bambino. I Punti Luce di Save the Children diventano spazi che accendono speranze e opportunità di bambini e adolescenti.
In Italia Save The Children ha aperto, ad oggi, 13 Punti Luce in 8 regioni: Genova, Bari, Marina di Gioiosa Ionica, Catania, Palermo, Brindisi, Milano, Napoli, Roma, Scalea, Torino.
Sono stati coinvolti finora più di 4500 minori in attività culturali, sportive, creative, ludiche. I Punti Luce vengono gestiti in collaborazione con partner locali, realtà radicate sul territorio e che vi operano da anni, ad esempio a Catania con il Centro Sportivo Italiano CSI-Catania, a Palermo con l’ Associazione Inventare Insieme. Sedi ed orari di tutte le strutture presenti sul territorio al seguente link http://www.illuminiamoilfuturo.it/punti-luce/
Obiettivo da raggiungere entro il 2030 è quello di azzerare il tasso di povertà assoluta dei minori, attualmente al 13,8%, con l’impegno di dimezzarlo entro il 2020.
A sostegno dei bambini che si trovano in condizioni di accertata povertà economica sono previste le “doti educative”. Si tratta di piani formativi personalizzati che prevedono anche un contributo economico per l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione ad un campo estivo o altre attività educative individuate sulla base anche delle inclinazioni e talenti del singolo bambino. La dote educativa dura di norma un anno, e ne beneficiano bambini individuati anche in collaborazione con i servizi sociali e le scuole.
Numerose anche le aziende che sostengono la campagna e le attività dei Punti Luce: Credem, Enegan, Ikea, Kimberly-Clark, OVS, Poste Vita, Reckitt Benckiser Italia, Studio Legale Bonelli Erede, Terna, Wind.
C’è bisogno dell’aiuto di tutti, anche del tuo, per far si che questa luce non si spenga mai e si alimenti ogni giorno grazie ad un piccolo contributo. Per sapere come fare consulta il sito http://www.illuminiamoilfuturo.it/punti-luce/
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