Un’oasi per le api, da sempre considerate le sentinelle dell’ambiente, un avanzato sistema di irrigazione interrata nei vigneti, un impianto fotovoltaico in grado di coprire il fabbisogno energetico di una parte dell’azienda e due importanti novità sul fronte della sostenibilità: le bottiglie di vetro che diventeranno più leggere e la nuova certificazione SQNPI, il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Da qualche settimana, infatti, sulla retroetichetta delle bottiglie della linea I Feudi di Romans è presente il marchio con il simbolo dell’ape per l’agricoltura integrata. Una garanzia che i vini della cantina isontina contribuiscono alla biodiversità e all’ecocompatibilità del territorio. Il sistema di “Qualità Sostenibile” favorisce l’uso di pratiche agronomiche non impattanti riducendo al minimo i trattamenti per ottenere produzioni in equilibrio con l’ecosistema e rispettose dell’ambiente.
«Sono molto soddisfatto ed entusiasta di questo traguardo – ha esordito Enzo Lorenzon, presidente e fondatore dell’Azienda Agricola Lorenzon – frutto di un percorso iniziato quasi 50 anni fa quando è nata la cantina. Lavorare sulla sostenibilità significa migliorare da una parte la qualità del prodotto e dall’altra quella dell’ambiente. Ormai sono anni che seguiamo questa strada. Uno dei progetti che vanno in questa direzione è l’Oasi per le Api realizzata con il Soroptimist Club di Gorizia, il Consorzio Apicoltori di Gorizia, l’Apicoltura Parco dei Principi di Gorizia e il Comune di San Pier d’Isonzo. La nostra azienda ha sempre avuto delle arnie. Le api sono delle vere e proprie “sentinelle ambientali”: mitigano gli attacchi di muffe e botrite, intervengono sull’acino rotto e lo cicatrizzano, favoriscono un aumento dei lieviti necessari per la fermentazione. Sono tanti piccoli accorgimenti e azioni volte a preservare la biodiversità. Siamo felici di aver messo a disposizione il terreno per SavingBees, il progetto che pone l’ambiente e la sua tutela al primo posto offrendoci un’opportunità in più per contribuire al tema della sostenibilità del pianeta».
«Inoltre – continua Enzo Lorenzon – abbiamo a disposizione un laghetto aziendale per la biosostenibilità e l’accumulo d’acqua per eventuali irrigazioni di soccorso; abbiamo piantato una decina di ettari di bosco su terreni non idonei a coltivazioni perenni nella golena del nostro fiume Isonzo per l’equilibrio floro-faunistico; 16 ettari di vigneto vengono attualmente serviti da un impianto di subirrigazione sul modello dei sistemi utilizzati in Israele che consente di risparmiare l’80% di acqua rispetto ad un normale impianto di irrigazione a pioggia, oltre a scongiurare lo sviluppo di muffe ed evitare danneggiamenti riconducibili alle lavorazioni in superficie. Un altro vantaggio dell’impianto di irrigazione sotterraneo è la fertirrigazione: tutti gli elementi necessari alla pianta vengono dosati e assimilati immediatamente con un grosso risparmio in termini quantitativi e un assorbimento molto più efficace».
L’azienda Lorenzon ha intrapreso delle “best practices” non solo nel vigneto, ma anche in cantina con i nuovi frigoriferi per la lavorazione del vino in modo da avere un consumo più basso di energia e presto saranno introdotte le nuove bottiglie per la linea I Feudi di Romans più leggere e quindi più sostenibili perché consentiranno di risparmiare vetro e di ridurre le emissioni di CO2.
L’Azienda Agricola Lorenzon Srl si trova nel comune di San Canzian d’Isonzo (GO), nel cuore della DOC Friuli Isonzo, a 100 chilometri ad est di Venezia, alla stessa latitudine del sud della Borgogna, del Cognac e dell’Oregon. La cantina, a conduzione familiare, è stata fondata nel 1974 ed è gestita da Enzo Lorenzon, insieme ai figli Davide, Winemaker, e Nicola, Sales and Marketing Director. L’azienda distribuisce ogni anno oltre 500 mila bottiglie in Italia e nei più importanti Paesi esteri.
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