Lunedì 28 aprile a Londra, il ristorante danese Noma diretto dallo chef di origine macedone Rene Redzepi, ha riconquistato la vetta del “The World’s 50 Best Restaurants“ sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna.
Al secondo posto El Celler de Can Roca di Girona (Spagna) giunto primo lo scorso anno e, al terzo, l’Osteria Francescana (Modena) di Massimo Bottura.
I risultati sono stati resi noti di fronte a una platea di oltre 700 ospiti internazionali che si sono dati appuntamento alla Guildhall in cui si celebra da anni un evento considerato uno dei momenti più attesi del calendario gastronomico mondiale.
L’Italia difende tre posizioni in classifica conservando il terzo posto per il secondo anno consecutivo ma non senza qualche delusione. Se Piazza Duomo migliora la propria posizione salendo dal 41° al 39° posto, Le Calandre di Rubano – da nove edizioni in classifica – scende dalla posizione 27 alla 46 mentre esce dalla rosa dei magnifici 50 Il Combal.zero di Davide Scabin che passa dal 40° al 51° posto.
La Spagna (così come gli Stati Uniti) mantiene la leadership in classifica con sette ristoranti, tre dei quali nella top ten: oltre Al Celler troviamo Mugaritz al 6° posto e Arzak all’ 8°. Azurmendi a Larrabetzu, nei pressi di Bilbao, debutta in 26°posizione confermando la vivacità gastrononica dei Paesi Baschi.
Con sette ristoranti in classifica generale, di cui due nella top ten, gli Stati Uniti, fiancheggiano la Spagna e la Francia con il più alto numero di insegne nella rosa dei primi 50. Eleven Madison Park a New York sale di un posto, al n.4, conquistando il titolo di miglior ristorante in America del Nord. Un altro titolo conquistato dagli Stati Uniti è il One To Watch, vinto da Saison, a San Francisco. Il One To Watch del 2013, The Test Kitchen in Sudafrica, entra in classifica in 48° posizione.
Per la prima volta, il Regno Unito conquista due posizioni all’interno della top ten con Dinner di Heston Blumenthal – 5°, con un balzo di due posizioni rispetto al 2013 – e The Ledbury di Brett Graham al n.10 (+ 3 posizioni rispetto al 2013 ). Il Diners Club ® Lifetime Achievement Award è stato assegnato quest’anno a Fergus Henderson del ristorante St.John di Londra, un riconoscimento che premia il contributo che questa insegna ha dato all’identità culinaria britannica.
La Francia vanta cinque ristoranti in classifica con il Mirazur di Mauro Colagreco, a Mentone, che risale dal 17° posto all’11°.
Il Sud America festeggia con Mani di Helena Rizzo che sale di 10 posti fino al n.36 e con Helena che ottiene il premio come migliore donna chef del mondo.
D.O.M di Alex Atala, a San Paolo, scende dalla sesta alla settima posizione confermandosi miglior ristorante del Sud America.
Atala riceve quest’anno anche lo Chef’s Choice Award, premio particolarmente significativo poichè deriva dalle votazioni di tutti gli chef in classifica.
The Highest Climber Award, il premio dedicato al ristorante che realizza la migliore “scalata” in classifica va al Central di Lima (Peru) che conquista la 15° posizione.
Il ristorante Nahm di Bangkok conquista il premio come miglior ristorante asiatico e si posiziona in 13° posizione. Gaggan, anch’esso a Bangkok, è 17° e ottiene The Highest New Entry Award, riconoscimento che premia la migliore new entry in classifica.
The World’s Best Restaurants è organizzato dal 2003 dalla rivista inglese Restaurant ed é presentato in collaborazione con i più influenti ristoratori del mondo, i migliori chef e media internazionali.
La classifica viene stilata ogni anno da un influente gruppo di oltre 900 leader internazionali nel settore della ristorazione. Tale gruppo fa riferimento a 26 distinte regioni del mondo, ognuna delle quali conta 36 membri ciascuno dei quali disporre di sette voti. Di questi sette, almeno tre devono essere desinati a ristoranti al di fuori della regione di appartenenza del membro votante. Il panel in ogni regione è costituito da critici gastronomici, chef, ristoratori e gastronomi scelti per la loro visione ed esperienza internazionale . I votanti elencano le proprie scelte in ordine di preferenza, basata sull’esperienza nei ristoranti di tutto il mondo visitati nei 18 mesi precedenti il voto. Non esiste una lista di criteri predeterminata. Il giudizio fa riferimento a ciò che il ristorante sa esprimenre a 360° gradi in termini servizio, accoglienza, ambiente, filosofia di cucina.
www.theworlds50best.com
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