Roma, 7 Ottobre 2012
Un’istallazione spaziale di manichini e sullo sfondo una proiezione di sfilate d’archivio anni ’30 e ’40 recuperate negli archivi audiovisivi della moda, e il commento dell’istallazione sonora realizzata in esclusiva per la collezione dal musicista newyorkese John B. Arnold.
Questa la cornice della presentazione della collezione GlanceDèco autunno inverno 2012-13 di Emanuela Naccarati per zora&neva. Un brano sperimentale, il cui suono campionato delle macchine da cucire a pedale e degli strumenti artigianali tipici delle sartorie d’alta moda ha realizzato un ponte dialogico tra lo spazio/laboratorio della stilista e i riferimenti artigianali, stilistici e iconici entro cui la collezione ha preso vita.
Ispirazione Déco per la collezione demi-couture di 18 pezzi presentati dalla giovane designer Emanuela Naccarati.
I Capi, in edizione limitata caratterizzati da lavorazioni e tinture realizzate a mano, sono frutto di una lavorazione minuziosa ed artigianale, utilizzo di tessuti naturali e storici.
I capispalla hanno volumi essenziali, quando non diventano corazza, imponendo spalle alte a conchiglia; i pantaloni seguono linee pulite ed essenziali in tessuti da completo maschili (cachemire, lana/cachemire e lana pura 120’s di produzione nazionale); le bluse in bourette di seta tinta a manosono in edizione limitata, così come le camiciein seta pura.
Per la sera, fedele al richiamo Dèco anni ‘30, all’immaginario femminile di Lucien Lelonge a quello del fotografo HoyningenHuene gli abiti realizzati con i saree indiani a motivo optical sono anch’essi pezzi unici nella forma, nella fantasia e nel colore: ora geometrici, giocando sui contrasti di tonalità, sugli effetti chiaro/scuri,su texture ipnotiche,ora sensuali come nelle scollature monospalla o a V del décolletéche scende fino al punto vita e che ricordano i volumi delle creazioni di Jeanne Lanvin e MadeleineVionnet.
credit M. De Nicola
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