Firenze Santa Maria Novella…..era, anzi, è ancora quella bella canzone che cantava Pupo e, indubbiamente, la piazza fiorentina è e rimane uno dei più eleganti salotti della bella Florentia, ad un tiro di schioppo dalla stazione centrale. Anche se Gabriel Garko, pur adorando la città del sommo poeta, predilige piazzale Michelangelo perché….”perché semplicemente è il luogo che preferisco. Quindi….”
E’ d’una bellezza sconvolgente, con quello sguardo killer che penetra e poi uccide. Dolce morire….ma interviene osservando che “se è fine a se stessa non serve a niente.”
Sempre in tema di Toscana racconta che in questa magnifica terra ci abitano i suoi genitori: dove? “Non lo dico nemmeno sotto tortura” e sorride disarmandoti. Di città in città prosegue dicendo che a Torino, suo luogo natìo, è molto legato, lì conservando tutt’ora molte amicizie:”ogni anno, regolarmente, ci ritroviamo per fare la cena di classe, però dal momento che mi sposto molto per lavoro posso essere anche cittadino del mondo.”
Se tu finissi nel dimenticatoio?
“Mah…l’importante è avere degli affetti vicino, sono fondamentali, quanto al lavoro in qualsiasi situazione conto molto su me stesso.”
Tra poco inizierà Pitti….”lo so, sono stato invitato più d’una volta, una bella vetrina, anche se amo mettere cose nuove ma anche demodè”.
Le donne preferiscono spogliarti….
“Mah…l’amore vestito non l’ho mai fatto!” – e sorride illuminando l’universo –
E allora parliamo dell’amore in generale, di quello etero, omosessuale, di tutti gli amori e, come scrisse Bevilacqua, di “Questa specie d’amore”.
“Preciso che proprio gli omosessuali possono essere migliori di altri, c’è da chiarire il concetto che sono persone, quanto all’essere femminile…piaccio, mi piacciono, chiaramente le ho avute, anche più grandi di me…si, non è stata una scelta, capita!”
Tutti ricordiamo quel capolavoro di ‘Senso’ di Visconti ove la straziata eppur divina Alida Valli in abiti ottocenteschi correva tra le ‘calle’ veneziane urlando “Franz, Franz, Fraaaaanz!”però anche “Senso 45” di Tinto Brass non fu niente male: lo ripropongono spesso in Tv dove ci sei tu alto, superbo, e…anche nudo mentre ti lasci fluttuare tra le onde.
“Beh…quando il copione lo prevede e il nudo è nel giusto contesto…vabbè che mio padre non mi parlò per tre mesi, tuttavia… Con Brass mi trovai bene, era facile stare sul set con lui. Quando mi rividi provai un pochetto d’imbarazzo ma, ripeto, fu una scena giustificata e non certamente gratuita. Con Anna Galiena mi trovai divinamente, un buon rapporto, ci lavorai benissimo. Tra l’altro è donna molto affascinante.”
A Daria Bignardi durante un’intervista rispondesti che il tuo grande amore era stato Eva Grimaldi.
“Di quell’epoca!”
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Ma se non l’apro mai!”
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