Due mondi che si incontrano e che si fondono moltiplicando la ricchezza insita in ognuno: è questo il piacevole pensiero che ci ritroviamo in testa dopo aver potuto osservare la nuova collezione Fujiwara per il prossimo autunno / inverno 2013-14.
Sergio Daricello, il designer del brand, si appropria del meglio di due culture, quella orientale e quella occidentale, e fonde il tutto in una sua visione dell’uomo di oggi: dall’Oriente prende la pulizia, il rigore, il minimalismo; dall’Occidente prende l’amore per le finiture raffinate e per la tradizione sartoriale.
Il risultato è una collezione accurata, pulita e rigorosa, con dettagli puntigliosamente studiati e dei quali l’occhio non è mai sazio. Sergio propone agli uomini la libertà, la libertà di poter mettere questi capi al servizio della propria personalità e della propria vita, usando, mixando, sovrapponendo pezzi che sono accuratamente progettati anche in quest’ottica.
I particolari della collezione ci sorprendono ed esprimono l’essenza del progetto, raccontando l’amore e la visione di colui che li ha concepiti.
Alcuni capi dall’animo trasformista ci hanno particolarmente colpito. Ci piace il cappotto con le zip che possono modificare il suo aspetto e la sua lunghezza facendolo diventare una giacca. C’è il pantalone dal taglio classico ma che ha però un doppio strato che fa effetto trompe l’œil e gioca col corto-lungo. E poi ci sono le giacche col finto gilet in pelle. L’idea di capi che sono due in uno ci affascina non poco.
L’uso del colore contribuisce all’effetto rigoroso: nero, grigio, grisaglia sale e pepe, bianco. Questi colori di base sono affiancati da tre tinte dal carattere forte: il ritorno del blu, caro a Sergio, seguito dal petrolio e dal borgogna – o bordeaux o burgundy a seconda della lingua che più vi piace. Bellissimo il cappotto un po’ oversize proprio in questa tinta.
I materiali sono sorprendenti ed anch’essi piacevolmente mixati. Si passa dal neoprene tamburato alla pelle, dai tessuti tecnici al jersey trapuntato, fino ad arrivare alla lana misto cachemire. Bello il contrasto dei tessuti sartoriali impiegati per i capi più sportivi. Per la maglieria, i filati sono in lana melange e merino, spesso tessuti a punti grossi e con fantasie jacquard.
Le calzature rivendicano un ruolo da vere protagoniste. Le stringate si rinnovano grazie ad un gioco di cinghie e di para staffe removibili, in colori a contrasto. Per i più sportivi ci sono le sneakers con fibbie, anche nel modello alto fin sopra la caviglia. Sergio cura anche qui ogni dettaglio e sorride allo streetwear. Bellissimo lo zaino in pelle, desiderabile non sono per gli uomini.
Ancora una volta, il giovane designer siciliano mette a segno una collezione dalla forte impronta: impossibile confondere il suo stile, impossibile passare inosservati vestendo questi capi. Ci piace ricordare che, prima di approdare alla maison Fujiwara, ha lavorato per brand quali Versace e Dolce & Gabbana. Originario di Palermo, si è trasferito a Milano dove si è laureato a pieni voti in fashion design all’Istituto Marangoni e, oltre che stilista, è anche pittore e grafico. Con questa collezione dimostra di avere basi solide, che fanno parte della sua storia, ma anche di avere ali in grado di trasportarlo in un futuro al quale lui guarda con cuore aperto. Sergio Daricello non ha paura delle sfide.
Date un’occhiata alla carrellata di immagini. Ringraziamo il designer per averci concesso le foto in bianco e nero ed il ritratto in mezzo alle sue creazioni, il tutto scattato dall’amico Daniel.
di E. Pirrè
ANGELO DI MEO
Complimenti Sergio! La collezione fashion che sempre sognavi.
E’ eccezionalmente moderna e “orientale” come da brand, ma i dettagli metropolitani sono “made in Italy”. E’ sofisticata, elegante e very, very cool. Bravo! Angelo