A metà strada tra l’alta moda e il prêt-à-porter c’è la demicouture di Federica Martin Wedard del brand“Così nero quasi blu”, a hymn to eco-sustainability and ethical fashion. I tessuti utilizzati sono tutti di origine naturale. Nuovi volumi e massima flessibilità per una donna dall’allure iperfemminile e sofisticata che ama esibire dettagli minimal-chic.
L’enigmatico nome del brand svela la sua filosofia artistica: il nero più intenso a volte sembra rivelare quasi un fuoco blu al suo interno, una sfumatura appena percettibile che tuttavia arricchisce e valorizza una nuance che non è mai fino in fondo ciò che appare.
La sensibilità di Federica Martin Wedard sta proprio nel regalare a chi indossa le sue creazioni qualcosa che va oltre il visibile. Come abiti dal doppio fondo.
In passerella a Roma New Generation linee glam rok ispirate al cult movie “Velvet Goldomine”. Silhouette anni Settanta, pantaloni palazzo, pants a sigaretta che arrivano a metà polpaccio e deliziosi minidress egg shape, predominano i colori scuri, ad eccezione di abiti realizzati in nuance acide con fantasie interamente realizzate a mano e quindi non riproducibili in serie.
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