In un caldo giovedì sera di fine settembre, Daniela Gregis ci “abbraccia” con le sue creazioni, sperimentando una femminilità libera e fuori dagli schemi.
I suoi abiti prendono vita tra schizzi di colore e ci riportano ad un senso artistico tipicamente fanciullesco, allegro e che non chiede difficili interpretazioni.
Gli scarabocchi sono quello che sembrano e le tonalità del rosso sono così vivide da ricordarci i petali dei fiori.
E’ così Daniela Gregis: ironica, diretta, autentica. Sembra voler dare un’anima e un carattere a tutte le cose, inclusa la sua collezione.
Ricordandoci a tratti le linee minimal-chic tipicamente nordeuropee, gli abiti bianchi hanno un’aria ingenua e sognante, restano candidi per un po’ e poi si sporcano nel colore, si intrigano nei fili di lana. Le ampie gonne si arricciano, si accartocciano, si annodano, mentre i cappelli sono “incartati” come caramelle.
La sua primavera estate 2014 è bucolica, lontana dalle classiche spiagge e bensì proiettata verso boschi, prati e pic-nic all’aria aperta.
Sono abiti che trasmettono gioia al primo sguardo, e la stilista lo sa, immaginando per noi la vita come un gioco in cui essere sè stessi, senza prendersi troppo sul serio.
di Claudia Danna
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