Ritorniamo ancora una volta a parlare della Fashion Week milanese per presentare con grande piacere una designer giovane ma ormai piuttosto affermata: si tratta di Chicca Lualdi che col suo marchio BeeQueen ha sfilato nella magia di Palazzo Clerici.
Perché ne parliamo con piacere? Perché Chicca è un esempio di imprenditoria e di femminilità che ci piacciono: niente clamore, niente volgarità, una bella dimostrazione che al successo si può arrivare senza strillare, con sobrietà ed equilibrio. Se si ha talento, l’esibizionismo non serve.
Chicca ha vinto nel 2009 il concorso Fashion Incubator voluto dalla Camera Nazionale della Moda e da lei eravamo già rimasti colpiti grazie ad uno stile molto femminile ma mai lezioso.
La sfilata è bellissima. Lo stile di Chicca è tendenzialmente minimal: tagli lineari, niente fronzoli, ma questo non significa affatto né freddezza né androginia, tutto è stemperato dai volumi, dal colore, dai materiali.
L’alternanza dei tessuti e delle consistenze è continua ed estremamente piacevole: trovano spazio montoni, tocchi di pelliccia, tessuti compatti e subito dopo quelli evanescenti.
Le camicette trasparenti non sono semplice nudità fine a se stessa: hanno plastron frontali tutti ricamati che le rendono simili a luminosi gioielli.
Bella anche la palette colori utilizzata: affascina l’uso del color mosto; bianco e nero sono chiaramente sempre presenti ed irrinunciabili insieme a marrone e grigio e poi c’è qualche tocco pastello qua e là. Belle e curate le calzature, neanche a dirlo pulite e semplici. Come i volti delle ragazze che sfilano, bellezze pulite e non impossibili.
Perfino il front row trasmette un messaggio chiaro, nel pubblico della designer ci sono soprattutto tanti addetti ai lavori: Carla Gozzi, parecchi giornalisti tra i quali alcuni dell’associazione di categoria “I love Italian Shoes”, Stefano Guerrini ed il Cavaliere Mario Boselli, presidente di Camera Moda.
Vi lasciamo con un ultimo particolare che serve ancor di più a dare un’idea di chi sia Chicca Lualdi: per il backstage si è affidata all’aiuto dei ragazzi della NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti, ed il ringraziamento a loro è pubblico, caloroso e presente anche nella press release.
Così si creano opportunità e nuove sinergie e così si dà una possibilità ai giovanissimi. Da bellezza nasce bellezza. Brava Chicca, per tutto!
Milano, Palazzo Clerici, Emanuela Pirre’.