Boom di donazioni all’ATT per assumere un nuovo medico. Grazie alla generosità di centinaia di cittadini raccolti 100.000 euro che permetteranno di finanziare tre anni di servizio domiciliare ai malati del territorio. Centinaia di donatori tra Firenze, Prato, Pistoia e provincia hanno risposto con grande generosità alla campagna di raccolta fondi lanciata dall’Associazione Tumori Toscana a luglio per rinforzare lo staff medico.
La campagna si è chiusa il 30 settembre e in poco più di tre mesi sono stati raccolti 100.000 euro che permetteranno ai malati di contare su tre anni di servizio di un nuovo medico di rinforzo. Dall’inizio del Coronavirus, infatti, l’ATT sta continuando a registrare un importante aumento delle richieste di assistenza domiciliare da parte dei pazienti oncologici del territorio toscano costretti, ora più che mai, a restare a casa ma bisognosi di cure e assistenza.
Grazie alle donazioni e agli eventi di raccolta fondi, è stato raggiunto un risultato straordinario che è andato molto al di là dell’obiettivo minimo iniziale dei 30.000 euro necessario per finanziare un anno di stipendio. “Sono emozionato per la gara di affetto stimolata dalla raccolta fondi per un nuovo medico per l’ATT ha detto Giuseppe Spinelli, Presidente ATT- Si è scatenata una vera e propria olimpiade della solidarietà e di gran cuore a cui hanno partecipato tantissime persone. E arriveranno ancora altri fondi: infatti anche chi adesso non ha potuto aiutarci ci ha contatto per fare una promessa di donazione che sicuramente arriverà nei prossimi mesi. Mi piacerebbe ringraziare singolarmente ognuno di loro per aver accolto il grido d’aiuto dei malati di tumore che in questo momento sono più esposti al contagio e vanno protetti e curati a casa limitando il più possibile gli spostamenti, anche per evitare il sovraffolamento degli ospedali”.
Continua Spinelli: “Sono commosso dalla generosità di tanti cittadini toscani, e non solo, che ancora una volta hanno dimostrato di avere una grande cultura della solidarietà. Grazie a loro tanti malati oncologici potranno continuare ad essere curati a casa propria con amore e professionalità e di non essere lasciati mai soli”. “In questo periodo di emergenza- conclude il dott. Spinelli – è fondamentale tenere accessi i riflettori sui malati oncologici e sulle loro famiglie; il tumore, infatti, non si ferma e noi siamo, come e più di sempre, in prima linea accanto a loro per garantire una migliore qualità di vita e dare risposte concrete e rapide a chi non può aspettare”.
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