Per questa collezione Primavera Estate 2015 il punto di vista di Angelos Bratis abbraccia quello del pittore greco Yannis Moralis, una tra le maggiori figure della pittura e del dibattito culturale nella Grecia tra i tardi anni ’50 e ’70.
I due condividono l’approccio astratto con cui interpretano l’erotismo, esprimendosi attraverso le scabre forme geometriche del modernismo architettonico. Ricercano un’armonia concettuale abbracciando la stessa visione grafica, potente e minimale.
Si tratta di un’estetica luminosa, basica e sofisticata allo stesso tempo, fatta di abiti e caftani in crêpe de Chine e cady semi-stretch, accompagnati da foulard in twill di seta.
Triangoli, rettangoli e semicerchi. Patterns imprevedibili. Tagli in sbieco. Il gioco in diagonale, che rappresenta la cifra stilista di Bratis, trova infinite strade inesplorate. La sensualità della sua donna comunica attraverso le forme, facendosi rarefatta e distante, ma al contempo estremamente affascinante.
Una dimensione semi-liquida, sospesa, e resa tale dalle cromie di Moralis: beige, oro, rosa elettrico, giallo sole, bianco solido, nero e, in fine, un blu che va dall’oltremare fino all’avvolgente gradazione del cielo notturno.
Nello stesso spirito degli abiti, i gioielli di Maria Mastori, pezzi scultorei in legno, foglia d’oro e ottone d’impatto organico. Morfologie dagli echi ancestrali, come levigate dall’acqua marina.
di Claudia Danna
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