Si chiama ‘Amusingold and The Jewellery House Meet Design‘ l’evento, durante il Salone del Mobile, con il quale sono state presentate al pubblico una accurata selezione di gioielli scultura, nati dalla lavorazione di materiali con tecniche innovative e dalla ricerca di forme e volumi che prendono spunto da arte e architettura.
Dal Canada, Ezra Satok-Wolman, firma del brand Atelier Hg nato nel 2009, crea un laboratorio in cui trovano espressione ricerca, arte e sperimentazione in titanio e oro. Dalla Spagna, Ana Hagopian gioca con la carta ispirandosi alla natura e ai suoi illimitati colori; da Beirut la giovane designer Rayya Morcos, firma di Bird on a Wire, esplora il gioiello con maxi collane in rame, legno e fibra di vetro, per un effetto di continuo movimento; dal Giappone As by Atsuko Sano rompe gli schemi estetici con virtuosismi grafici in argento rodiato.
Inclusioni preziose e al contempo concettuali arrivano dall’Italia, con il gioiello d’arte di Gigi Mariani che rende omaggio ad antiche tecniche di lavorazione come il niello, la granulazione e l’ossidazione, e con il gioiello-scultura di Fabio Cammarata che rompe la staticità del metallo in modo trasgressivo, con sperimentazioni armoniche in oro, argento, ferro e ottone.
Sono invece la resina e l’oro a creare estasianti combinazioni materiche, che prendono in prestito dalla natura alcuni dei suoi elementi più significativi, trasformandoli in delicate creazioni bucoliche a firma di Roberto Marroni per Marroni Design, mentre sono le forme geometriche declinate in cubi e parallelepipedi in oro e cristallo di rocca, le muse delle creazioni scultura di Pi. Jewellery.
Ancora, design nelle forme e nei volumi degli anelli in argento brunito con dettagli in diamanti brown per il brand torinese Sardo, e tocchi di volute, onde e spirali, abbinati a decori in oro e perle, in quelli destrutturati di Averla, che si collocano in una dimensione di micro pièces-d’art.
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